L’AQUILA – Con una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, il consigliere Pietrucci torna a rilanciare la realizzazione della SS 260 Picente, l’arteria che dall’Aquila ad Amatrice collegherebbe lungo l’Appennino il territorio dell’Alto Aterno con il reatino, il Lazio e Roma.
Con un preambolo che ripercorre la storia di questa antica via che nei secoli attraversava l’Italia verso Roma e fino all’Adriatico lungo la valle del Tronto, Pietrucci ricorda che dagli anni ’90 col 1° Lotto L’Aquila-Pizzoli si avviò questa infrastruttura su cui, nel tempo tutti gli attori istituzionali (Ministeri, Regioni, Province, ANAS, Amministrazioni comunali e recentemente la struttura del Commissario per la Ricostruzione post-sisma dell’Italia centrale) hanno unitariamente investito.
La Regione Abruzzo, con una serie di Delibere, ha sempre inserito nei suoi atti di Programmazione il “Completamento della dorsale appenninica” Rieti-L’Aquila-Navelli SS 260 “Picente” – dorsale L’Aquila-Cagnano-Montereale-Capitignano-Amatrice.
Anche perché – soprattutto dopo i terremoti del 2009 e del 2016/2017 – il completamento di quest’opera incide sullo sviluppo dell’Appennino centrale, favorendo non solo la comunicazione, ma gli scambi, la facilità di investimenti, la promozione del turismo, la riqualificazione dei borghi e si accompagna ad altri progetti per il rilancio economico del territorio come la valorizzazione del lago di Campotosto, la realizzazione della pista ciclabile, la battaglia per la revisione della Carta degli Aiuti che purtroppo ha escluso le zone artigianali e industriali dell’Alto Aterno dalle aree agevolate che avrebbero potuto utilizzare meglio e con più intensità i fondi pubblici a disposizione.
Negli ultimi anni sono stati avviati i cantieri del III e IV Lotto fino a Montereale e poi, grazie al Commissario Legnini, il primo stralcio funzionale del V Lotto è stato finanziato con 20 milioni di euro del Piano Complementare al PNRR destinato ai territori del cratere sismico.
È dunque urgente intensificare l’impegno istituzionale con un Tavolo permanente di monitoraggio per completare l’infrastruttura – di cui deve iniziare la progettazione definitiva – e individuarne le fonti di finanziamento necessarie per l’importo previsto di 93,5 milioni di euro.
E soprattutto, nell’interesse generale e nel rispetto del lavoro svolto, non possono esserci rallentamenti, ritardi o rinvii nei lavori, considerando che qualsiasi eventuale problema di ordine economico, tecnico, logistico deve essere condiviso con le autorità competenti per la loro rapida soluzione.
Per questo Pietrucci interroga la Giunta per sapere qual è lo stato di attuazione della SS 260 Picente e per quali ragioni si registrano ritardi nei lavori di realizzazione del IV Lotto da parte dell’impresa affidataria dell’opera.