“Ciao Francesco“. La scenografia della città lontana è così bella che fa venire la stessa malinconia dolce di qualche sua canzone. Nel colle più alto di Firenze, Basilica di San Miniato al Monte, si sono svolti ieri i funerali di Francesco Nuti, morto lunedì 12 giugno a 68 anni dopo una lunga malattia. L’abate Bernardo Gianni, durante l’omelia, ha raccontato d’aver assistito alle riprese di Madonna che Silenzio c’è Stasera quando era studente e l’ha definito “un bel ricordo di gioventù”. Poi ha citato un pezzo di Nuti, Sarà per te: “Già il titolo segnala un’attenzione verso l’altro e verso l’oltre. E’ questa forse una ricerca dell’essenziale nella vita di Francesco”. E a cantarla, Sarà per te, c’era l’amico Marco Masini. Non il solo amico noto di Francesco perché non mancavano nemmeno Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello e Carlo Conti. C’erano i sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Prato, Matteo Biffoni. “Ti do l’ultimo bacino in fronte“. ha detto a conclusione dei funerali l’attore Gianfranco Monti, come finale di una lettera scritta per Nuti. La figlia Ginevra (assieme alla mamma, l’ex compagna dell’attore e regista Annamaria Malipiero) e il fratello Giovanni hanno ringraziato i tanti presenti. Tanti, perché Francesco Nuti mancava dalle scene da un pezzo ma nessuno se l’è scordato mai, nessuno di quelli che hanno amato i suoi film, una marea di persone innamorate di scene immortali, ironia che ha fatto scuola e una malinconia sottesa che era nei suoi occhi, sempre, anche in quel ‘dopo’ che è stata la seconda parte della sua vita. “Grazie Francesco“.
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