Con il trionfo degli uomini di Pep Guardiola nella finale di Instambul si conclude la stagione calcistica Europea. È forse meglio così.
L’Italia era riuscita a portare 3 squadre in altrettante finali, ma l’esito è stato totalmente nefasto.
Ha aperto il trittico la Roma che contro il Siviglia in Europa League, più che una partita di calcio, ha giocato una partita a ”calci”, cercando di mettere la sfida più sul piano agonistico che su quello tecnico.
Ne è uscita la gara più lunga della storia dove la lotteria dei rigori ha dato ragione alla formazione che ha vinto più volte il titolo in palio.
Non è stata da meno la Fiorentina che, dopo aver ceduto in Coppa Italia contro l’Inter, ha lasciato la Conference League al West Ham, in una gara che ha dimostrato, laddove ce ne fosse bisogno, la non propensione europea dello nostre formazioni.
Gli inglesi hanno saputo sfruttare al meglio le occasioni, in particolar modo quella che ha portato al gol del vantaggio nel finale e, quindi, ad alzare il trofeo.
Non è stata da meno l’Inter che, contro la squadra più forte in circolazione, è stata brava a fare l’unica cosa nelle sue possibilità: ovvero non far giocare l’avversario, sperando di portare la gara verso i supplementari sperando poi nell’episodio.
C’era anche riuscita se non fosse però che l’occasione il City l’ha sfruttata e l’Inter no. Così anche questa coppa va in Inghilterra, lasciando alle nostre un triplete….poco edificante.
Ricordiamo che nella stagione 89-90, quella pre mondiale, portammo Milan, Sampdoria e Juventus in altrettante finali europee.
Ma l’esito fu un ”attimino” diverso, e l’Italia alzò rispettivamente, nel giro di 2 settimane, Coppa Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA.
Ma quello era un altro calcio, altri tempi, altri uomini.
Con le squadre di club appuntamento alla prossima stagione, speriamo in questa estate di avere delle gioie (calcistiche) con Nation League. Stay tuned.