Esprimiamo soddisfazione per la conferma ufficiale arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui finanziamenti riguardanti la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara – Sulmona – Avezzano – Roma, grazie anche alle nostre continue segnalazioni sulla stampa. Dunque, a breve, si spera l’avvio delle gare di appalto dei primi lotti. Occorre assolutamente adeguare anche la tratta ferroviaria centrale Sulmona – Avezzano, oggettivamente la più problematica, realizzando un lungo tunnel tra Celano e Bugnara, come già ipotizzato da un vecchio studio del 2008. La ZES e il corridoio intermodale trasversale Tirreno – Adriatico, progetti studiati da due autorevoli esperti di logistica e di portualità, Ingegnere Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, potranno realizzarsi soltanto potenziando l’intera tratta ferroviaria Pescara – Sulmona Avezzano – Roma e adeguandola all’ Alta Capacità /Alta Velocità per persone e merci. Il corridoio intermodale trasversale Tirreno – Adriatico è un sistema perfetto di trasporti via mare / ferro, che collegherebbe il Porto di Barcellona a quello di Civitavecchia. Le merci giunte a Civitavecchia raggiungerebbero il distretto industriale di Carsoli, l’Interporto di Avezzano, la zona industriale della Valle Peligna, l’Interporto di Manoppello, la zona industriale della Val Pescara, la zona industriale della Val di Sangro, i Porti di Pescara, di Ortona, di Vasto e di Ploce (Croazia). La Marsica potrebbe diventare periferia di Roma e di Pescara. Attualmente, per rilanciare detta tratta ferroviaria, Trenitalia e la Regione Abruzzo potrebbero prevedere in via sperimentale un treno veloce no stop con tre fermate intermedie (Chieti – Sulmona – Avezzano) che parta la mattina presto da Pescara per raggiungere Roma Termini in 3 ore nette e torni nel capoluogo adriatico la sera ed un treno veloce no stop che parta la sera alle ore 19:00 da Pescara per Roma Termini. L’adeguamento della linea ferroviaria Pescara – Sulmona – Avezzano – Roma, la realizzazione del corridoio intermodale Tirreno – Adriatico, la ZES e il dragaggio del Porto di Ortona rivestirebbero un ruolo strategico per la transizione ecologica: perciò non si perda altro tempo. Ricordiamo che i fondi del PNRR dovranno essere spesi entro il 2026. Non lasciamoci sfuggire queste occasioni irrinunciabili. E non si dica che la tratta ferroviaria Pescara – Roma sia poco frequentata: forse è poco frequentata perché il servizio è inadeguato alle esigenze moderne. Un ringraziamento doveroso va anche all’Amministrazione Di Pangrazio che il 26 maggio 2023 ha attivato il primo tavolo di monitoraggio tecnico – politico sui lavori della ferrovia Pescara – Roma. Il lavoro di squadra vince sempre. Si continui dunque a lavorare con determinazione.
Avv. Aurelio Cambise
Ing. Giovanni Ceglie
Sig. Giovanni Domenico Mancini