Nella mattinata di ieri il personale della Polizia di Stato di Avezzano ha dato esecuzione all’ordinanza con la quale il Magistrato di Sorveglianza di L’Aquila ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare concessa ad un appartenente alla locale comunità Rom, con conseguente traduzione in carcere.
Nella fattispecie, l’uomo al fine di ottenere permessi di uscita dall’abitazione per svolgere, a suo dire, attività lavorativa, aveva prodotto una documentazione rivelatasi falsa.
In particolare l’arrestato, per potersi allontanare dall’abitazione richiedeva l’autorizzazione per attività di volontariato, esibendo per avallare tale attività una convenzione stipulata tra una cooperativa dedita alla pulizia delle aree verdi ed il Comune di Avezzano.
Dalle indagini svolte dalla polizia giudiziaria del Settore Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano è emersa, oltre l’inesistenza della convenzione in argomento, la falsità della firma apposta in calce al documento prodotto, astrattamente riconducibile ad un funzionario comunale.
Considerata la grave condotta tenuta dall’uomo, contraria alla legge e alle prescrizioni imposte dalla detenzione domiciliare, si rendeva necessaria la revoca del beneficio del quale stava fruendo e il suo accompagnamento, dopo le formalità di rito, da parte degli operatori della Squadra Volante presso la Casa di Reclusione di Avezzano dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.