In occasione dell’anniversario del trentunesimo anniversario della strage nella quale persero la vita il Magistrato Antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Rai Storia trasmetterà Martedì 23 maggio, alle ore 22.10, il docufilm “Giovanni Falcone. C’era una volta Palermo” di Alessandro Chiappetta per la regia di Graziano Conversano.
Nei panni del protagonista principale l’attore Corrado Oddi, che, grazie a una preparazione intensa e mirata, ha stupito, e stupirà, per l’impressionante somiglianza con il personaggio sia dal punto di vista fisico che da quello empatico. Leonardo Campanella, invece, interpreterà il ruolo del Giudice Paolo Borsellino.
Il documentario, realizzato da Rai Storia in occasione del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, racconta la vita del Magistrato antimafia, con immagini di repertorio, interviste e una ricostruzione di fiction. Della durata di 62 minuti, è andato in onda per la prima volta il 22 maggio 2017 su Rai Storia e il 23 maggio 2017 su Rai Uno e negli anni successivi è stato riproposto sulle reti Rai in occasione della Giornata della Legalità.
Il docufilm ricostruisce la storia umana, il metodo investigativo e le capacità strategiche di Falcone ma anche il suo rapporto con Paolo Borsellino, gli anni del pool di Palermo, i mesi dei veleni, l’anno alla Direzione dell’Ufficio Affari Penali al Ministero di Grazia e Giustizia, a Roma
Tra i testimoni che hanno ricostruito la sua vita e raccontato il proprio rapporto con lui, la sorella Maria, il nipote Vincenzo Di Fresco, l’ex Presidente del Senato Pietro Grasso, gli ex giudici del pool antimafia Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello, l’ex Sostituto Procuratore di Palermo, Giuseppe Ayala, l’ex Ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Roberto Scarpinato, il Comandante Regionale Guardia di Finanza Sicilia, Ignazio Gibilaro, l’ex Comandante Sezione Antimafia Palermo, il Generale Angiolo Pellegrini, e i giornalisti Francesco La Licata, Marcelle Padovani, Attilio Bolzoni e Giovanni Bianconi.