Manoppello detta le condizioni a Rfi e approva le opere per la riqualificazione urbana. In particolare: sottopasso ferroviario tra via Aldo Moro e via XX Settembre con collegamento a via Staccioli; nuova arteria (tra via Aldo Moro, Via De Gasperi e via D’Annunzio) con sottopasso ferroviario; prolungamento di via Silvio Pellico con il collegamento con via Enrico Fermi; adeguamento di via Meucci e via Volta; pista ciclabile; riqualificazione di via Marconi che dovrà essere collegata alla Strada provinciale 57.
Dopo l’approvazione in Conferenza dei servizi del progetto Rfi per i lavori di raddoppio ferroviario nonostante il parere negativo del Comune di Manoppello; oggi martedì 16 maggio, l’assise civica ha deliberato a maggioranza (4 i voti contrari dell’opposizione, più il vicesindaco) l’elenco delle opere di mitigazione per il miglioramento dell’opera che dovranno essere approvate dalla Regione, con l’obiettivo di apportare benefici in termini strutturali nelle aree interessate dal progetto. Diversamente, senza questo atto, il progetto sarebbe stato appaltato come da Pfte originario non lasciando nulla in termini di riqualificazione urbana.
“Sono stati due giorni di confronto acceso, ma con l’approvazione della delibera abbiamo dimostrato di tenere davvero a Manoppello – ha detto il sindaco Giorgio De Luca –. Con questa delibera – ha aggiunto il sindaco – abbiamo votato il protagonismo di Manoppello per un progetto di ricostruzione e riqualificazione urbana. Il raddoppio in affiancamento non ci piace e non ci è mai piaciuto, ma dovendo comunque subire la decisione di enti superiori, con questo atto, chiediamo non ordinari interventi di mitigazione, ma opere che apporteranno benefici in termini strutturali e di viabilità che ridisegnano la geografia dello Scalo. Un domani anche i cittadini oggi ostili ci daranno ragione”.
La delibera approvata esprime un parere “favorevole con prescrizioni condizionato all’approvazione di Regione ed Rfi” e contiene indicazioni sugli interventi che saranno supportati da progetti e successivamente vagliati e definiti con il Comune.