TAGLIACOZZO- L’imprenditore di Avezzano ci ha lasciato giovedì, a 84 anni. La moglie, già colpita da una grave malattia, lo ha raggiunto dopo due giorni.
Una storia d’amore d’altri tempi. Una di quelle che, anche nel finale, riesce a lasciare un eterno aroma di dolcezza. È la storia di Raffaele Altorio, noto imprenditore di Avezzano e Sara Petrone, docente della scuola primaria, originaria di Roma. Entrambi sono deceduti questo fine settimana, a distanza di sole 48 ore. Lei, che oggi avrebbe compiuto 82 anni, colpita da una malattia grave da tempo, lui, (84) al suo capezzale fino agli ultimi giorni. Quando comprende che la moglie non ha più speranze si lascia andare. E lei lo raggiunge poco dopo.
Un amore sbocciato casualmente nelle nostre terre, in quel dì di Avezzano, quando Sara, in vacanza, conosce e si innamora di Raffaele, giovane imprenditore che eredita dal padre Settimio, l’impresa edile di famiglia fondata dal nonno Alessandro.
Vivono ad Avezzano fino a quando lei, nel 74’ viene colpita da un grave male che l’accompagnerà per il resto della sua vita. Trasferiti a Tagliacozzo, crescono i due figli, Lilly e Alessandro, e affrontano insieme, vicini, le difficoltà della malattia.
Le condizioni di Sara peggiorano nel corso degli anni, in modo particolare dal 2017. Nell’ultimo anno, viene ricoverata prima all’Aquila, poi a Pescina, accompagnata sempre dal marito che lotta senza perdere la speranza di vederla guarire.
Una speranza che però svanisce proprio lo scorso giovedì, quando Raffaele, dopo i vari consulti dei medici, accetta il fatto che non c’è più nulla da fare. Si avvicina alla moglie, distesa sul letto d’ospedale. Le dà prima una carezza, e poi un bacio, con quell’intensa tenerezza che sa di ultimo saluto. Si corica quindi nella sua stanza, senza svegliarsi più.
Dopo i funerali di sabato a Tagliacozzo, con l’ultimo saluto della comunità marsicana, anche Sara, domenica mattina, si lascia andare. Il grande amore che l’aveva aiutata a combattere tanti anni contro la sua malattia era andato via. E lei voleva raggiungerlo. A distanza di sole 48 ore, si spegne con un sorriso in volto, convinta di poter continuare a riabbracciare il marito.
Dopo 58 anni di matrimonio, Raffaele e Sara dipingono il finale di una storia d’amore maturata nelle sfide della quotidianità, tra lavoro e famiglia, che sfuma nella morte che giunge, separa e riunisce. Un finale a mo’ di Sandra e Raimondo che forse rende meno amaro il dolore dei figli, dei familiari e anche dei 3 piccoli nipotini, Federico, Rebecca ed Edoardo. Sicuramente, rende eterno il loro amore.