Dunque tutti felici. La procura che ha fatto “giustizia”, la FIGC, gli avversari in campionato che ad oggi hanno un’avversario in meno nella lotta per entrare in Europa.
Tutti felici e soddisfatti certo, però magari proviamo a fare mente locale.
La nazionale Italiana che ha nel palmares 2 titoli europei, 4 mondiali più svariate finali non si qualifica alla rassegna iridata da ben 2 (DUE) edizioni.
L’Argentina è campione del mondo anche grazie a diversi giocatori che militano nei nostri club, la Francia ringrazia il Milan, la Serbia la Juve ecc…
I club Italiani però non portano a casa un trofeo europeo (vero) dal 2010, fatta eccezione per la Conference League dello scorso anno e 2 finali di Champions che ha visto sconfitta la Juventus.
3 fra i migliori allenatori nostrani come Lippi (ultimo mister mondiale), Ancelotti, Conte hanno fatto e stanno facendo le fortune di club e nazionali estere.
Capitolo stadi di proprietà: Udinese, Sassuolo e Juventus sono le uniche società in Italia che hanno l’impianto sportivo, con Inghilterra e Spagna il confronto è alquanto imbarazzante.
Senza poi parlare delle seconde squadre o ”next generation” come si suol dire, progetto che qui in Italia una sola squadra sta portando avanti.
I nostri vivai delle giovanili non riescono più a tirar fuori i talenti che poi saranno i futuri uomini su cui costruire la nazionale. A tal proposito Roberto Mancini ha già lanciato l’allarme mesi fa ma sembra che il problema qui da noi sia altro.
Nessuno si preoccupa che un sodalizio qualsiasi di proprietà Araba, se vuole un giocatore che milita nel nostro torneo, lo acquista. Punto.
Il ”prodotto calcio” nostrano insomma perde sempre di più valore anche sulle piattaforme digitali, però…..giustizia è fatta.