Il Consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, interviene sui dati relativi alle esportazioni all’estero dei prodotti abruzzesi e dichiara: “Dopo i dati negativi sull’occupazione arriva la seconda bocciatura per l’Abruzzo attraverso una inaspettata battuta d’arresto per l’export del nostro mercato che posiziona addirittura la nostra regione al quintultimo posto della graduatoria. Questo non è altro che il risultato di una Regione inconcludente, inefficiente e poca attenta a sviluppare politiche capaci di incidere sulla nostra economia e sulle aziende che lavorano e producono sul nostro territorio”.
“Sono questi – sottolinea Febbo – gli ultimi dati forniti da un studio della Cna sull’export effettuato dal professor Aldo Ronci. È impressionante vedere e constare come l’Abruzzo subisca un tracollo così evidente e per altro con una inversione di tendenza rispetto al dato nazionale. Questo è evidente sopratutto se prendiamo i dati dei settori che hanno da sempre trainano l’export della nostra Regione come l’automotive e l’agroalimentare. In valori percentuali l’export dei mezzi di trasporto si incrementa del 3,1%, mentre quello nazionale cresce del 7,7%, l’export degli altri prodotti annota un incremento dello 0,8% contro un dato nazionale dell’8%. Invece in valori percentuali le esportazioni dei prodotti agroalimentari registrano un in-cremento pari al 2,9%, inferiore al dato nazionale che è stato del 6,7%. In valori percentuali l’export dei prodotti agricoli decresce del 15,5% in controtendenza con il dato nazionale che cresce del 4,7%”.
“Quindi – conclude Febbo – dopo i dati negativi della disoccupazione, nonostante questo esecutivo abbia cercato senza riuscirsi di mascherarli e camuffarli, arrivano quelli inconfutabili dell’export che delineano una situazione difficile e che vede la nostra Regione in forte affanno nella sua crescita economia. Questo risultato è solo frutto della politica poco efficiente messa in campo da questo esecutivo regionale, come d’altronde denunciamo da tre anni a questa parte, dove registriamo assenza di bandi del por fesr, fse e Prs e i fondi europei bloccati. In sostanza una Regione facile e veloce solo per la decrescita del nostro Abruzzo”.