AVEZZANO – Il comune di Avezzano, dopo aver approvato il bilancio con netto anticipo dalla scadenza imposta per legge, tra le prime città d’Italia e d’Abruzzo, torna a fare i conti con una minoranza, lasciatecelo dire, sparuta: a corto di idee ma, soprattutto, ripetitiva e di scarsa partecipazione alle attività amministrative.
Chiamiamolo un disco rotto visto che, già a marzo 2022 la minoranza aveva fatto lo stesso comunicato. Insomma ogni dieci mesi riparte il disco sul bilancio, mentre per il prossimo risveglio dal torpore ci si rivedrà a marzo. Questo il comunicato che riceviamo e pubblichiamo integralmente.
“Circa il bilancio di previsione approvato dalla maggioranza dell’amministrazione comunale, con i voti contrari dei Consiglieri di minoranza, vale la pena informare la cittadinanza di come stanno realmente le cose, partendo dal vecchio detto: “l’apparenza spesso inganna”
Il nostro voto contrario deriva da una serie di riflessioni che ci hanno portato a pensare che i cittadini di Avezzano meritano molto di più rispetto al fumo negli occhi che viene loro “gettato” per il tramite di comunicati stampa dai toni trionfalistici redatti dallo Staff del Sindaco.
Alcuni esempi chiariranno meglio le idee:
L’amministrazione Di Pangrazio afferma di aver redatto un Bilancio che tutela gli interessi dei cittadini omettendo, consapevolmente, di sottolineare che l’IMU non è aumentata semplicemente perché l’aliquota IMU è già al massimo di legge e che quindi non può essere aumentata ulteriormente.
Ed ancora, non aver rivisto, contrariamente a quanto più volte suggerito dalla minoranza, i circa 20 Piani Particolareggiati presenti nel PRG della città che mai hanno trovato attuazione, continua a creare danni economici a carico dei cittadini, costretti a pagare l’IMU – ad aliquota piena – su terreni che di fatto sono inutilizzabili ai fini edificatori (a quando il nuovo PRG promesso a gran voce in campagna elettorale?).
Neanche si vuole ascoltare la minoranza quando si prova a toccare il tema dei condoni, forse non rendendosi conto di quanti cittadini siano stati esclusi dalla possibilità di fruire del c.d. bonus 110% perché non hanno visto il rilascio degli stessi in tempi utili.
Allora ci chiediamo se l’amministrazione si rende conto del fatto che l’ufficio urbanistica è al limite di personale e se pensa di potenziarlo invece di fare voli pindarici pensando di realizzare ponti e sopraelevate che dovrebbero congiungere punti di città che distano solo pochi metri gli uni dagli altri.
Ma veniamo al vero punto dolente del bilancio, quello relativo al piano triennale delle opere pubbliche.
Sono giorni che si legge di oltre 75 milioni di euro di investimenti tutti pronti ad essere realizzati “domani mattina” senza però dire alla cittadinanza che gran parte di questi milioni non si trovano nel bilancio comunale; senza dire che molte opere sono state inserite nel triennale al solo fine di poter cercare dei finanziamenti che allo stato non ci sono.
Ed allora, bene il nuovo asilo nido e bene la ristrutturazione delle scuole che erano rimaste fuori dal progetto c.d. Scuole Sicure, certamente un vanto per la città di Avezzano oramai da qualche anno; ci si chiede però se non sarà il caso, oltre che di vantarsi sempre per le stesse cose, di iniziare a pensare anche ad altre tipologie di opere. Si pensi ad esempio alla carenza di impianti sportivi in una città che ospita oltre 40000 abitanti. Se si considera che lo stadio del rugby, di fatto, verrà sistemato con fondi privati cosi come quello dell’Hochey, allora ci si chiede quali soldi realmente l’amministrazione intende investire per le altre discipline.
Ci si chiede quale sia la visione relativa alla città e che cosa intenda fare con le strutture delle Fermi, delle Corradini e delle Mazzini. Sembra che nessuno abbia pensato che in una di quelle strutture si potrebbe realizzare un polo universitario così da rivitalizzare il centro città, idea che abbiamo provato ad esporre nell’ultimo consiglio comunale ma che non ha trovato risposta alcuna.
Ci si chiede se si voglia valorizzare Avezzano o se la si voglia sviluppare nella direzione della grande distribuzione; è lì che verranno realizzati dei marciapiedi, ovviamente senza pista ciclabile che, seppur prevista in un primo momento, sembra essere stata sacrificata in luogo di non si sa che cosa.
Ed a proposito di pista ciclabile, preso atto che quella in centro è stata smantellata, ci piacerebbe sapere con chiarezza quali siano le intenzioni dell’amministrazione al riguardo.
Sembra quasi che tante città guardino verso una direzione, ritenendola quella corretta da percorrere, mentre Avezzano voglia imboccare di gran carriera esattamente la direzione opposta.
Infine, prendiamo atto con rammarico che anche questa volta il Sindaco e la sua maggioranza non hanno le idee chiare sui concetti di programmazione e pianificazione e, pertanto, ci prepariamo ad assistere alla solita trafila di variazioni di bilancio che ci verranno proposte per sistemare esigenze non diligentemente previste.
Passi quando si ha la necessità di adattarsi a norme nazionali o quando si deve sopperire all’aumento dei costi di energia e gas, ma per tante altre questioni come l’ultima che è stata proposta durante il consiglio del 30 dicembre scorso e relativa ad ulteriori stanziamenti per gli eventi natalizi, o non si è ben programmato e quindi non si avevano ben chiare le spese da sostenere o peggio ancora, ne sono uscite di nuove alle quali non si è voluto dire di no.”
I consiglieri di minoranza:
Mario Babbo Filomeno Babbo
Iride Cosimati Tiziano Genovesi
Stefano Lanciotti Alfredo Mascigrande
Lorenza Panei Goffredo Taddei