Un disegno di legge per confermare in modo strutturale e permanente i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. L’ha depositato il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina sottolinea che “la proposta punta a dare definitiva soluzione alla battaglia portata avanti da amministratori, operatori della giustizia e cittadini che ha già portato all’importante risultato di una proroga della scadenza al 31 dicembre 2023 dell’operatività dei quattro presidi di giustizia. In queste ore si parla di una nuova proroga triennale: darò il mio appoggio a questa proposta così come ho lavorato in passato a tutte le proroghe che ci hanno consentito di salvare i tribunali in questi anni. Ma con il nuovo tempo a disposizione dobbiamo concentrarci su uno strumento che possa consentire l’indispensabile soluzione definitiva del problema, senza più procedere con provvisorie proroghe. Auspico che sul ddl tutte le forze politiche possano trovare la necessaria convergenza per un obiettivo che è del territorio”.
La conferma permanente dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto viene perseguita nel ddl, vi si legge, “alla luce dell’efficienza e della funzionalità che gli stessi tribunali assicurano e della necessità di scongiurare qualsiasi forma di rallentamento dei tempi della giustizia, che si verrebbe certamente a verificare con la loro soppressione”. I fondi necessari, “dovuti alle spese di gestione e manutenzione degli immobili, nonché alle spese per la retribuzione del personale di custodia e di vigilanza, sono a valere sulle risorse poste a carico del bilancio dello Stato”.
Un disegno di legge per confermare in modo strutturale e permanente i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. L’ha depositato il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina sottolinea che “la proposta punta a dare definitiva soluzione alla battaglia portata avanti da amministratori, operatori della giustizia e cittadini che ha già portato all’importante risultato di una proroga della scadenza al 31 dicembre 2023 dell’operatività dei quattro presidi di giustizia. In queste ore si parla di una nuova proroga triennale: darò il mio appoggio a questa proposta così come ho lavorato in passato a tutte le proroghe che ci hanno consentito di salvare i tribunali in questi anni. Ma con il nuovo tempo a disposizione dobbiamo concentrarci su uno strumento che possa consentire l’indispensabile soluzione definitiva del problema, senza più procedere con provvisorie proroghe. Auspico che sul ddl tutte le forze politiche possano trovare la necessaria convergenza per un obiettivo che è del territorio”.
La conferma permanente dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto viene perseguita nel ddl, vi si legge, “alla luce dell’efficienza e della funzionalità che gli stessi tribunali assicurano e della necessità di scongiurare qualsiasi forma di rallentamento dei tempi della giustizia, che si verrebbe certamente a verificare con la loro soppressione”. I fondi necessari, “dovuti alle spese di gestione e manutenzione degli immobili, nonché alle spese per la retribuzione del personale di custodia e di vigilanza, sono a valere sulle risorse poste a carico del bilancio dello Stato”.
Un disegno di legge per confermare in modo strutturale e permanente i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. L’ha depositato il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina sottolinea che “la proposta punta a dare definitiva soluzione alla battaglia portata avanti da amministratori, operatori della giustizia e cittadini che ha già portato all’importante risultato di una proroga della scadenza al 31 dicembre 2023 dell’operatività dei quattro presidi di giustizia. In queste ore si parla di una nuova proroga triennale: darò il mio appoggio a questa proposta così come ho lavorato in passato a tutte le proroghe che ci hanno consentito di salvare i tribunali in questi anni. Ma con il nuovo tempo a disposizione dobbiamo concentrarci su uno strumento che possa consentire l’indispensabile soluzione definitiva del problema, senza più procedere con provvisorie proroghe. Auspico che sul ddl tutte le forze politiche possano trovare la necessaria convergenza per un obiettivo che è del territorio”.
La conferma permanente dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto viene perseguita nel ddl, vi si legge, “alla luce dell’efficienza e della funzionalità che gli stessi tribunali assicurano e della necessità di scongiurare qualsiasi forma di rallentamento dei tempi della giustizia, che si verrebbe certamente a verificare con la loro soppressione”. I fondi necessari, “dovuti alle spese di gestione e manutenzione degli immobili, nonché alle spese per la retribuzione del personale di custodia e di vigilanza, sono a valere sulle risorse poste a carico del bilancio dello Stato”.
Un disegno di legge per confermare in modo strutturale e permanente i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. L’ha depositato il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina sottolinea che “la proposta punta a dare definitiva soluzione alla battaglia portata avanti da amministratori, operatori della giustizia e cittadini che ha già portato all’importante risultato di una proroga della scadenza al 31 dicembre 2023 dell’operatività dei quattro presidi di giustizia. In queste ore si parla di una nuova proroga triennale: darò il mio appoggio a questa proposta così come ho lavorato in passato a tutte le proroghe che ci hanno consentito di salvare i tribunali in questi anni. Ma con il nuovo tempo a disposizione dobbiamo concentrarci su uno strumento che possa consentire l’indispensabile soluzione definitiva del problema, senza più procedere con provvisorie proroghe. Auspico che sul ddl tutte le forze politiche possano trovare la necessaria convergenza per un obiettivo che è del territorio”.
La conferma permanente dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto viene perseguita nel ddl, vi si legge, “alla luce dell’efficienza e della funzionalità che gli stessi tribunali assicurano e della necessità di scongiurare qualsiasi forma di rallentamento dei tempi della giustizia, che si verrebbe certamente a verificare con la loro soppressione”. I fondi necessari, “dovuti alle spese di gestione e manutenzione degli immobili, nonché alle spese per la retribuzione del personale di custodia e di vigilanza, sono a valere sulle risorse poste a carico del bilancio dello Stato”.