Dopo la mobilitazione di piazza andata in scena venerdì scorso, riparte l’azione incisiva e, si spera, decisiva verso Roma. A breve, i presidenti degli Ordini degli avvocati e i sindaci delle quattro città abruzzesi coinvolte nella battaglia, tutti coordinati dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, chiederanno un tavolo di confronto con il neo Ministro alla Giustizia, Nordio. La manifestazione pubblica di fronte al Tribunale marsicano ha potuto contare su una partecipazione popolare straordinaria, tra senatori, amministratori, professionisti, cittadini, studenti, attori del commercio locale e di ogni aspetto della società civile del territorio; ora, però, si deve andare avanti insieme e concretamente: basta proroghe e temporeggiamenti.
“Il nostro Tribunale è il quarto d’Abruzzo per pratiche, operatività, udienze e avvocati. – annuncia deciso il primo cittadino Di Pangrazio – È un tribunale di media grandezza che può essere tranquillamente messo a paragone, per numeri e risorse, ai 30 centri forensi che realmente gestiscono la macchina della giustizia in Italia. Ha la possibilità, per il carico di lavoro che registra, di integrare nella sua rosa dell’organico fino a 15 giudici e 7 pubblici ministeri. La prima azione a cui daremo adito è la riattivazione, nei prossimi giorni, del tavolo di lavoro condiviso, che vede il coinvolgimento di tutti i neoeletti parlamentari abruzzesi. Ora – dice ancora il sindaco – abbiamo un Governo politico; l’auspicio è che si ponga come interlocutore attento e diretto dei territori, che ascolti le necessità e i bisogni imminenti. L’obiettivo salvezza è una delle mete primarie di questa amministrazione che, come un cordone ombelicale, lega tra di loro tutti i territori delle altre città coinvolte nella difesa, vale a dire Sulmona, Vasto e Lanciano. In questi giorni, ho avuto modo di sentire già qualche parlamentare”.
“Innanzitutto, – afferma il presidente dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, Franco Colucci, da anni in prima fila in questa battaglia – chiediamo che, una volta per tutte, vengano inviati ad Avezzano i funzionari amministrativi necessari, cosicché si possa abbattere finalmente, dopo anni di ristagno, la percentuale di carenza del personale, che attualmente sfiora il 64,5 %. Vero è che il Ministero ci ha rassicurato, proprio in questi giorni, sul fatto che arriveranno 8 nuovi dipendenti entro il 21 novembre. Monitoreremo la questione anche perché, nonostante l’implementazione di 4 esperti informatici e 4 amministrativi, questa profonda scopertura permane e rende difficile, se non impossibile, la gestione ordinaria dell’attività giudiziaria”.
La “spia” dell’allarme, però, resta accesa anche per i magistrati. In questa lotta la Marsica è perentoria: devono essere coperti al più presto i ruoli vacanti. “La nostra è una battaglia a salvaguardia dei diritti di tutti i marsicani e della legalità per il futuro di questo nostro territorio – conclude Fabrizio Ridolfi, avvocato e presidente del Consiglio comunale di Avezzano – La tutela del tribunale è uno dei grandi obiettivi che questa amministrazione, assieme alla realizzazione del nuovo Ospedale, all’impianto irriguo del Fucino e al completamento del nuovo Municipio della città, si è data. Ci siamo già attivati e non molleremo di un centimetro”. Il presidente del Consiglio, infine, dà la tabella di marcia anche per le altre macro-sfide dello sviluppo marsicano: bisogna adesso premere l’acceleratore anche per la realizzazione della ferrovia veloce Roma-Pescara, per l’effettiva valorizzazione dell’Interporto e per la crescita del turismo culturale-ambientale.