L’AQUILA – “Per gli edifici nei centri storici del cratere sismico 2009 è possibile presentare una domanda di contributo in forma semplificata pur di rispettare la scadenza che la legge fissava al 30 settembre prossimo”.
Lo rende noto l’assessore regionale Guido Liris, che tra le altre detiene la delega ai crateri sismici, che in stretto coordinamento con il titolare dell’Ufficio speciale (Usrc) Raffaello Fico è riuscito a mettere in campo una soluzione che salvaguardasse le abitazioni che altrimenti avrebbero rischiato di non essere ricostruite.
“L’art.17, comma 1, del decreto legge n. 183 del 31 dicembre 2020, convertito nella legge n.21 del 26 febbraio 2021”, spiega Liris, “ha previsto al 30 settembre di quest’anno la scadenza per la presentazione delle domande per la concessione del contributo nei centri storici dei comuni del cratere (ad esclusione della città dell’Aquila) e laddove fosse necessario accertare il maggior danno connesso agli eventi sismici del 2016”.
“Successivamente alla scadenza del 30 settembre, il Comune potrà comunque avvalersi degli strumenti del commissariamento degli aggregati risultati inadempienti”.
“Entro il termine del 30 settembre”, spiega l’assessore, “il richiedente dovrà quindi presentare al comune territorialmente competente la domanda di contributo attraverso un apposito modulo che contiene i dati anagrafici del richiedente, dell’aggregato, la tipologia di istanza e l’importo richiesto”.
“Successivamente”, continua Liris, “il richiedente potrà caricare la documentazione minima per l’avvio del procedimento, di tipo amministrativo e tecnico a corredo dell’istanza, sullo ‘Sportello Digitale’ dell’Usrc: la documentazione consiste in una check list minima ovvero elaborati amministrativi per la titolarità al contributo, costituzione del consorzio, scheda parametrica Mic, elaborati tecnici di individuazione degli edifici con esiti di agibilità, computo metrico, parcelle e quadro economico. Gli elaborati minimi sono stati indicati nell’avviso Usrc del 31 marzo scorso”.
Liris ricorda infine che “il centrodestra ha presentato un emendamento in sede parlamentare per la proroga dei termini ma è stato bocciato”.