In data 9 settembre 2022 ho presentato una risoluzione al Consiglio Regionale per impegnare il Presidente Marco Marsilio e l’Assessore Regionale dottor Umberto D’Annuntiis a:
- sospendere ogni attività relativa al rinnovo del Contratto di Servizio Regionale dei Trasporti corrente con Trenitalia spa;
- attivare urgentemente un tavolo regionale di concertazione per analizzare le migliori soluzioni che prevedano un maggior coinvolgimento della TUA nel trasporto Ferroviario sulle tratte ritenute strategiche per la Regione Abruzzo;
- coinvolgere al tavolo di concertazione, oltre la regione stessa, la commissione competente in materia di trasporti, la Tua, i Sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, le parti sociali, i portatori di interesse comunque associati.
Sono convinta che occorra un maggior coinvolgimento della nostra Società Regionale dei Trasporti TUA nelle dinamiche riguardanti la mobilità regionale, soprattutto quando si parla di tratte strategiche per la crescita della nostra Regione. È necessario che venga data priorità ad un operatore regionale, rispetto a Trenitalia, nell’ottica di uno sviluppo futuro del sistema di mobilità interno che vada verso un ammodernamento delle infrastrutture e una soddisfazione dei bisogni degli abruzzesi. Il contratto di servizio 2015-2023 per l’affidamento dei servizi ferroviari di interesse regionale, già in concessione a Trenitalia spa, scadrà il 31.12.2023. Detto contratto con sentenza della Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale d’Abruzzo pubblicata il 26/03/2021 è stato ritenuto illegittimo in quanto non prevedente:
- un criterio di aggiornamento delle tariffe e dei corrispettivi del servizio in conformità al metodo del “price cap”;
- standard qualitativi del servizio;
- un sistema di monitoraggio del servizio aperto alle associazioni dei consumatori;
- un sistema di aggiornamento dei parametri qualitativi e quantitativi del contratto di servizio con la partecipazione delle associazioni dei consumatori.
Il mezzo di trasporto più ecologico e più economico rispetto all’automobile, in Abruzzo, sembra essere passato di moda: negli ultimi anni i tempi di percorrenza da una stazione abruzzese alla città di Roma sono aumentati, un viaggiatore impiega più tempo oggi rispetto a 50 anni fa e non è più possibile raggiungere la capitale nel primo mattino. Dall’esame delle tracce in uso, ovvero delle tratte di percorrenza, vi è uno squilibrio e una sudditanza nei confronti della regione Lazio il tutto a danno degli utenti abruzzesi.
Mi chiedo perchè in otto anni non è stato possibile prevedere anche solo un treno diretto da Pescara a Roma per dare almeno un’alternativa agli abruzzesi, perché il centro Abruzzo è stato completamente isolato, perché i nostri treni trasportano mediamente l’ 80 % di passeggeri di altre regioni.
Il rinnovo del Contratto, che chiaramente non è funzionale ai bisogni degli Abruzzesi, inciderà sulle vite dei nostri Cittadini per i prossimi anni, pertanto è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio.
Lo comunica la consigliera regionale in quota Lega, Antonietta La Porta.