Sempre più ipotizzato che gli aumenti dei costi di energia, che stanno impattando in maniera drammatica sulle tasche di tutti i consumatori non è solo causa “esclusiva” della guerra in Ucraina, cerchiamo di capire come funziona il mercato del Gas e per quale motivo i governi nazionali europei non riescano a mettere in campo misure adatte di contenimento a questi aumenti.
Il gas non è aumentato: vi spieghiamo come stanno veramente le cose.
Quasi nessuno prima di questa crisi sapeva dell’esistenza del TTF (Title Transfer Facility) con sede in Olanda.
Il TTF, è un mercato virtuale per lo scambio del gas naturale ed è uno dei principali mercati di riferimento per il gas in tutta Europa.
Il sistema ha un duplice problema: non solo ha totalmente privatizzato il gas nel quale gli Stati non hanno più alcun peso, ma lo ha anche affidato quasi totalmente alla finanza che ne ha fatto un business altamente speculativo.
In tutta Europa il prezzo del gas viene deciso ad Amsterdam, dove ha sede l’ICE Endex, e dove viene gestito lo scambio dei contratti futures all’interno del già citato Title Transfer Facility, un vero e proprio punto di scambio solamente virtuale per il gas che funge da hub per l’intera Europa Continentale.
A fronte di ciò è sempre più plausibile l’idea che quello che stiamo vivendo è frutto di una gigantesca speculazione.
Si fa però fatica a studiare le carte: è più facile il ricorso a fatti che hanno sconvolto la quotidianità delle persone ed emotivamente creare uno stato di rassegnazione negli utenti.