VENEZIA – L’Abruzzo sarà presente alla 79ª «Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia» con il film
documentario «Oltre il confine» con la regia di Davide Cavuti, nato da un’idea di Giulio Capone, Matteo
Veleno e dello stesso Cavuti: il docufilm verrà presentato in anteprima nazionale sabato 3 settembre alle ore
10 presso lo spazio “FEdS” al Lido di Venezia. Oltre al regista Cavuti, saranno presenti alcuni dei
protagonisti del progetto e Matteo Veleno (direttore della fotografia). La pellicola è prodotta da «MuTeArt
Film» in collaborazione con «Fondazione Pescarabruzzo» e «Biblioteca Luigi Chiarini – Centro
Sperimentale di Cinematografia». Sceneggiatura e musiche originali sono di Davide Cavuti, la fotografia e
il montaggio sono di Matteo Veleno, con Giulio Capone nel ruolo di direttore di produzione e la
scenografia firmata da Emanuele D’Ancona.
«“Oltre il confine” è un film documentario che racconta il dramma del popolo ucraino attraverso le
immagini girate al confine lungo il corridoio umanitario di Medyka e all’interno della stazione Przemyśl al
confine tra Ucraina e Polonia» – ha dichiarato il regista Davide Cavuti, alla sua sesta partecipazione al
«Festival del Cinema di Venezia» – «La sceneggiatura originale si ispira al volume “Dialoghi di
Profughi” che Bertolt Brecht, nel 1940, scrisse durante l’esilio finlandese, donandoci una serie di riflessioni
sui sistemi politici e descrivendo un mondo che ancora oggi trema “ai comandi dei tiranni”. Il progetto
nasce nello scorso mese di aprile quando Matteo Veleno, già direttore della fotografia del mio ultimo film
su Ennio Flaiano, aveva appena fatto ritorno dal confine ucraino, come tele-cine operatore inviato di
guerra e io stavo lavorando su un testo teatrale che prendeva spunto proprio dall’opera del drammaturgo
tedesco.»
Nel progetto cinematografico, la parte di ricostruzione fiction ha visto come protagonisti l’attore Pino
Ammendola, che ha ricoperto il ruolo del nonno Pyotr, violinista fuggito dall’Ucraina insieme l’attrice
Angelica Cacciapaglia, nel ruolo di Anja, e nei ruoli dei bambini Misha e Alisa, i piccoli attori Matteo
Consorte ed Elisa Di Luzio. Nel docu, ci sono le partecipazioni straordinarie del giornalista Mediaset
inviato di guerra Angelo Macchiavello e delle voci di Alessandro Haber e Michele Placido. Le immagini
girate al confine sono state realizzate da Matteo Veleno, con il coordinamento della troupe a cura di Giulio
Capone.
«Il lavoro dell’attore è un lavoro fragile che sembra incidere poco sul reale; non fabbrichiamo o
modifichiamo nulla di materiale ma tutte le volte che ci viene data la possibilità di dar voce a coloro che
non ne hanno si realizza il fine ultimo della nostra fatica – ha commentato l’attore Pino Ammendola –
“Oltre il confine” è sicuramente una di queste straordinarie occasioni, un grazie al regista Davide
Cavuti.»
Le scene della ricostruzione filmica sono state girate a Montesilvano nel mese di luglio, grazie alla
disponibilità concessa da «RFI», dal «Museo del Treno» e di Renzo Gallerati, responsabile delle pubbliche
relazioni dall’«Associazione Culturale Amatori Ferrovie di Montesilvano» e con la collaborazione alla
logistica di Stefania Delli Muti.
«Ho potuto constatare di persona quanta sofferenza ci fosse nel volto degli ucraini sfuggiti a questa
ennesima guerra e ai tanti bambini che attraversavano il confine per raggiungere Varsavia, la stazione
d’Europa da dove poi venivano dirottati nelle varie città europee. Uno strazio enorme nei loro volti.» – ha
commentato Matteo Veleno. «Un colpo al cuore vedere gli sguardi dei bambini ucraini: pensavo ogni
volta ai miei figli in Italia e a quello che avrebbero dovuto passare quelle famiglie». – ha commentato
Giulio Capone, coordinatore della troupe in Ucraina.
Davide Cavuti, laureato in «Ingegneria Elettrica», è un compositore cinematografico e teatrale per i registi
Michele Placido, Pasquale Squitieri, Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà, Lino Guanciale, Giorgio Pasotti,
Edoardo Leo. Ha collaborato con Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Nicola Piovani e, nel 2017, ha
ricevuto il «Premio Carlo Savina» per la musica da film. Attivo anche come regista, ha vinto due volte il
«Premio Flaiano» (nel 2017 e nel 2022) e ha ricevuto il riconoscimento «Award of Excellence» a Toronto
all’«ICFF Festival». Nel 2021, è stato premiato alla «Camera dei Deputati» con il «Premio Giornata
Mondiale del Cinema Italiano» per il suo film «Un marziano di nome Ennio». Sin dalla sua fondazione, è
direttore del «Centro Studi Nazionale Cicognini», istituzione di musica applicata alle immagini. È in tournée
con lo spettacolo «Non svegliate lo spettatore» in cui firma musiche e regia, interpretato da Lino Guanciale.
Nel 2021, ha pubblicato il testo «Elementi di Ingegneria del miglioramento continuo» per l’«Università
degli Studi dell’Aquila».
Matteo Veleno è un direttore della fotografia, regista e fotografo. Per Xentek, collabora con Rai 1, Rai 2,
Rai 3, Rai Storia, Rai News, Sky, Canale 5, Italia 1, Rete 4, TG Com, Reuters, con i TG e trasmissioni in
Italia e all’estero – Inghilterra, Francia, Austria, Albania, Croazia, Grecia, Polonia, Ucraina. Ha realizzato
numerosi spot per vari Enti. Ha all’attivo diversi cortometraggi. In ambito fotografico, ha esposto in varie
città d’Italia e pubblicato su numerose riviste – la sua personale “Baci rubati” è esposta in modo permanente
al “Museo del Cinema” di Pescara. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il “Premio Molise
di Fotografia” (1984), il “Premio Scrittura e immagine” per il corto “L’Invincibile” (1994). Nel 2022, ha
ricevuto il «Premio Flaiano» per la Fotografia del film “Un marziano di nome Ennio” di Davide Cavuti.