“La leva militare obbligatoria è un palliativo che non risolverebbe i
problemi del comparto difesa italiano: arruolare giovani impreparati
rischia anzi di creare complicazioni organizzative nei Comandi in un
momento delicato per la difesa internazionale” – così Antonio Nicolosi,
segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei carabinieri,
riguardo alla proposta del leader Lega Salvini di reintrodurre la leva
obbligatoria su base regionale per i più giovani – “L’esercito italiano
vanta eccellenze riconosciute in diversi teatri di guerra, tant’è che
spesso gli Usa chiedono l’apporto dei carabinieri italiani,
l’introduzione di adolescenti da formare rappresenterebbe sì
un’iniezione di aria fresca per le Forze Armate, oggi sottorganico e
stressate, ma per risolvere i problemi del comparto militare è
importante puntare sulla qualità, sulle competenze e sulla preparazione,
non solo sulla quantità di personale. È il motivo per cui Unarma chiede
da tempo di valorizzare le professionalità nelle Forze dell’Ordine con
incentivi e meriti. La disciplina è un valore nelle forze di pubblica
sicurezza – prosegue Nicolosi – ma non vogliamo che la leva sia
raccontata come metodo punitivo: è un onore essere al servizio del
Paese”.