OVINDOLI – Mercoledì 17 Agosto alle ore 18.30 presso Il Teatro Rurale di Ovindoli zona Pinetina la
Compagnia Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con il Comune di
Ovindoli, presenteranno lo spettacolo Liberamente ispirato alla
favola omonima di Perrault.
Con: Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti. Scene e costumi: Antonella Di
Camillo e Daniela Verna. Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua. Ideazione e regia Mario
Fracassi
Un giovane e sfortunato ragazzo si traveste da Gatto (assumendo su di sé il ruolo dell’eroe e,
dunque, del bambino), usando l’astuzia e l’inganno, si procura
ricchezza e felicità facendosi beffe del potere costituito; tale potere
è rappresentato da un Orco da operetta…
Il ragazzo, terzo figlio di un povero mugnaio, riceve in eredità una
maschera e un vestito da gatto. Naturalmente è disperato, ma,
quando capisce il valore dell’eredità che il
padre gli ha lasciato…
Lo spettacolo si presenta come uno scherzo leggero e irridente, dove
tutte le situazioni che possono prestarsi alla risata, allo sberleffo, al
nonsense e all’effetto comico sono amplificate ed accentuate dagli
interventi dei personaggi come in una sorta di viaggio fantastico, con il
trionfo della bizzarria e del gioco. Abbiamo voluto leggere in questa
fiaba un riferimento esplicito alla Maschera e alla Commedia dell’Arte, trasformando il
costume del “Gatto con gli stivali” (che indossa il giovane ragazzo) in una sorta di costume
che rimanda all’idea di un Pulcinella o un Arlecchino.
Mercoledì 17 Agosto alle ore 18.30 sempre presso Il Teatro Rurale di Ovindoli
zona Pinetina la Compagnia Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo, in
collaborazione con il Comune di Ovindoli, presenteranno lo spettacolo
Con Santo Cieco, Laura Tiberi, Roberto
Mascioletti, Natascia Pietrangeli, Mario Fracassi. Musiche e canzoni di
Germana Rossi. Regia Mario Fracassi
“Dovete essere sull’arca alle otto in punto se volete salvarvi, perché ci sarà una terribile
alluvione…Uno spettacolo che presenta una versione moderna e diversa del Diluvio Universale
raccontata dalla prospettiva di tre pinguini. Una storia che tocca le corde della pancia,
muovendo al riso e al pensiero. Uno spettacolo giocato su un registro che mescola l’umorismo
alla riflessione e all’indagine esistenziale. Uno spettacolo che cerca, con facilità e ironia, di
prendere sul serio la grande questione di Dio giocando sul diluvio in modo divertente e arguto.
La storia si svolge tra i ghiacci e le nevi del Polo dove tre pinguini, annoiati e litigiosi, sono
sorpresi da un evento straordinario: il volo di una farfalla. Non hanno mai visto niente di cosi
bello…
Proprio in quel momento una colomba viene ad annunciare il diluvio universale. Ma loro non
possono salvarsi: c’è posto solo per due pinguini sull’arca di Noè, perché solo due animali di
ogni specie potranno sopravvivere salendo a bordo. Che fine farà il terzo
pinguino? Fortunatamente hanno un’idea brillante…
Un racconto dove poesia e ironia si intrecciano, capaci di suscitare un
sorriso che rende più consapevoli. Uno spettacolo divertente e poetico
sull’amore, una favola e una storia di amicizia e di solidarietà per tutti.
Nello spettacolo tre pinguini e una colomba (con Noè come comparsa) sono protagonisti di un
racconto fuori dall’ordinario che intreccia questioni e quesiti metafisici
fondamentali (l’esistenza di Dio, il problema del male, il peccato) con un umorismo
irresistibile entro la narrazione del mito universale del Diluvio. Ma visto dal basso,
con occhi di bambini.