AVEZZANO – Quella che arriva in redazione è una segnalazione amara e, per certi versi, sconfortante.
Un uomo residente in un paese della Marsica, che fortunatamente oggi versa in buone condizioni di salute, ha denunciato al nostro giornale un episodio increscioso e grave avvenuto nella mattinata del 29 luglio scorso.
Dal suo racconto è emerso che, a seguito di un malore, è stato soccorso da un’ambulanza del 118 con a bordo un medico ed un’infermiera la quale, al momento dell’intervento, si è rifiutata di prendere l’accesso venoso e di somministrare la terapia delegata, come da prassi, dal dottore, che sarebbe stato anche offeso pesantemente sotto il profilo personale e professionale.
Ad oggi l’uomo, che è stato poi ricoverato d’urgenza all’ospedale di Avezzano per essere sottoposto ad un intervento chirurgico, ringrazia il personale medico e sanitario che lo ha assistito impeccabilmente durante la degenza, ma porta alla luce una realtà che non può e non deve passare inosservata per via della gravità delle azioni compiute dall’infermiera.
Cardine della professione infermieristica, infatti, è il Codice Deontologico che racchiude le regole e i principi etici fondamentali da adottare nei confronti dei pazienti e della società e che devono essere necessariamente rispettate.
Al momento non è noto se il comportamento della donna sia stato segnalato alle autorità competenti.