TAGLIACOZZO – Il Regolamento (UE) 2016/679, meglio conosciuto come GDPR, costituisce un passo
essenziale per rafforzare i diritti fondamentali dei singoli nell’era dell’innovazione, semplificando le
regole per le imprese e aumentando le tutele per i cittadini nel mercato unico digitale. Se ne parla
domani pomeriggio al Tagliacozzo Festival con Alessandro Alongi e Fabio Pompei, autori del libro
“Diritto della privacy e protezione dei dati personali – Il GDPR alla prova della data driven
economy”. L’appuntamento è alle 18 al Cortile d’Arme del Palazzo Ducale (Teatro Talia) in caso di
pioggia con la moderazione di Marco Giovagnorio, presidente Commissione Trasparenza del XIII
municipio di Roma.
Pur rimanendo il testo dell’UE uno dei più avanzati nella definizione di un contesto normativo di
tutela della privacy e nel bilanciamento dei diritti riconosciuti all’individuo con quelli derivanti dal
perseguimento di interessi di carattere generale, i dati degli utenti non sembrano trovare adeguata
protezione, esposti alla mercé della Rete, luogo privo di regole.
Il testo analizza le caratteristiche essenziali del Regolamento privacy, passando in rassegna i
principali istituti, i protagonisti e gli strumenti giuridici di data governance, per poi concentrarsi sulle
criticità e la (scarsa) regolamentazione della data drive economy, provando a fornire qualche
spunto di riflessione sui nodi ancora irrisolti e da sciogliere urgentemente per generare quel clima
di fiducia necessario per lo sviluppo dell’umanesimo digitale tanto invocato.
I due autori illustreranno anche i principali temi trattati nel volume, evidenziando che gli interi
proventi derivanti dalle vendite saranno donati alle realtà che si occupano di tutelare le vittime di
cyberbullismo, furto di identità, catfishing e a tutte quelle associazioni che, quotidianamente,
contrastano con la loro azione il triste fenomeno della disinformazione online, di cui le fake news
sono alla base.
L’incontro si rende necessario, a parere dei due autori, per sostenere e realizzare una cultura
all’uso consapevole e responsabile del digitale tra i giovanissimi, ma anche ai genitori e alle
famiglie in generale, adulti che si sono ritrovati catapultati, nel giro di pochi anni, all’interno di in
una società completamente cambiata e con molti rischi inattesi, come ad esempio le frodi
telematiche.
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