Il ‘Festival Musica e Parole dell’Appennino’, alla sua prima edizione, sarà un caleidoscopio di sensazioni e di esperienze inclusive: 3 eventi che punteranno a coinvolgere tutti e 5 i sensi grazie a tanti partner turistici di spessore. Presentato questa mattina in sala consiliare, nel Comune di Avezzano, è stato definito dai presenti come “il primo Festival nei nostri luoghi del cuore in grado di coinvolgere veramente tutti, allontanando qualsiasi barriera, battendo qualsiasi muro e unendo la meraviglia incantata dei posti, dei concerti e dei racconti ad un’altra meraviglia, quella tipica dell’inclusività”. Tra i partner a supporto dell’iniziativa appena battezzata, anche l’Erci di Sergio Rozzi, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti abruzzese, la DMC Marsica e la CNA di Avezzano. Presenti l’assessore Patrizia Gallese che ha sottolineato “il valore di questi tre appuntamenti pieni di opportunità”, i consiglieri comunali Alessandro Pierleoni e Maurizio Seritti, Sara Stati di Ethnobrain, Fabrizio Belisari di CNA, Amerigo Montanaro dell’Unione italiana ciechi, Giulio Gentile di Marsica Sharing, Rolando Liberatore di Anfass.
A raccontare il Festival, patrocinato dal Comune, a giornalisti e attori del terzo settore sono stati gli organizzatori. La prima escursione prenderà il via il 23 luglio prossimo, con un programma serale: la partenza è fissata alle ore 17 presso il Piazzale del Santuario della Madonna di Pietraquaria e l’arrivo è programmato alla Croce di Santa Barbara (Monte San Felice). Una volta raggiunta la meta del cammino, si terrà in loco per tutti un concerto al tramonto di musica popolare (chitarra, voce e mandolino). Il Festival è supportato anche da “Abrussels”, associazione di abruzzesi a Bruxelles e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Claudio Vernarelli – presidente di Abrussels – si è collegato in video-conferenza proprio dal Belgio per salutare amministratori e organizzatori e per raccontare il valore dell’abruzzesità oltre confine.
“Saranno tre escursioni – una a luglio, una ad agosto e una da tenersi nel mese di settembre – a cui parteciperanno anche persone con disabilità motoria attraverso l’uso della Joëlette e persone non vedenti o ipovedenti. – ha spiegato Mirko Cipollone ideatore dell’iniziativa – la prima avverrà sul Monte Salviano, la seconda su Colle di San Pietro (nella frazione di Antrosano) e la terza sarà, invece, un trekking urbano. Il coinvolgimento di persone non vedenti o ipovedenti sarà possibile grazie alle narrazioni che verranno fatte lungo il percorso: racconti che riguardano la storia del nostro territorio e la magia della montagna e della natura. Il tutto nel pieno amore per questi luoghi e nel massimo godimento di loro stessi. La montagna, in questo modo, sarà davvero per tutti: esperienze che puntano ad unire, con il filo rosso dell’altissimo senso della condivisione, delle pari e del rispetto delle doti di ciascuno. Un modo per aprire le montagne, alla possibilità di essere scoperte e vissute da ciascuno ma anche per aprire le menti di tutti.