C’è ancora incertezza della Regione Abruzzo sulla realizzazione del progetto irriguo del Fucino, di 46 milioni di euro, finanziato dalla giunta regionale a guida D’Alfonso. Si confermano, dunque, la mancanza di strategia e le preoccupazioni dei sindaci e amministratori della Marsica.
Non è passato troppo tempo da quando è avvenuto l’incontro richiesto al Ministro Mara Carfagna a Roma, dove sono stati ricevuti, dal Consigliere Politico Onorevole Russo, i sindaci e le associazioni di categoria per fare chiarezza sul ripristino dei fondi. La Regione che fu rappresentata (e non invitata, è bene chiarirlo) dal Capo di Gabinetto del Presidente Marsilio, esordì con il solito “ve lo avevo detto io”. L’Onorevole, a sua volta, ha offerto due soluzioni al Governo regionale per far fronte a questa mancanza: l’inserimento nella riprogrammazione 2021/2027 oppure tramite l’inserimento nel CIS (contratto istituzionale di sviluppo) che potrebbe avvenire anche in tempi più brevi, chiaramente previo la conclusione del progetto, altrimenti saremo fuori da entrambe le possibilità.
Ieri durante il Consiglio Regionale (05.07.22) il Consigliere Silvio Paolucci ha chiesto al Governo Marsilio di rispondere alle seguenti domande:
1. Quanti dei 123 milioni di euro a titolo delle anticipazioni delle risorse 2021/2027 sono state impegnate per l’impianto irriguo fucense?
2. Quali sono i 3 dei 221 interventi finanziati con i 123 milioni di euro sono oggetto di programmazione e definanziamento del precedente Governo Regionale?
3. Quando le risorse finanziarie torneranno nella disponibilità dei soggetti attuatori?
4. Perché il Consorzio di Bonifica è stato estromesso dai soggetti attuatori?
5. L’operatore economico incaricato alla progettazione riconsegnera’ il progetto esecutivo entro il 12.8.22?
6. Quali azioni ed interventi il Governo Regionale sta mettendo in atto per trovare ulteriori somme per il completamento dell’opera nell’ambito dei finanziamenti PNRR?
A queste domande l’Assessore Imprudente non ha dato alcuna risposta compiuta. Dal suo intervento si è soltanto intuito che al 12 agosto, quindi a breve, data più volte indicata dalla Regione come termine per la riconsegna del progetto esecutivo, nulla sarà pronto. Ancora una volta ha prevalso la non continuità sui progetti della consiliatura precedente, come da manuale politico: i progetti fatti dalla sinistra sono stravolti dalla destra e viceversa. Al di là dei colori politici, ed in termini meramente tecnici, se l’attuale Governo regionale avesse utilizzato il progetto già redatto durante la legislatura D’Alfonso avrebbe quantomeno garantito una tempistica diversa sulla riconsegna del progetto esecutivo, al massimo integrarlo con qualche innovazione tecnologica, visti gli anni ormai trascorsi.
In conclusione, il 12 agosto 2022 è alle porte ed alcun progetto esecutivo sarà riconsegnato. I rappresentanti regionali delegati alla tutela degli interessi territoriali sono risultati inadeguati tanto da richiedere un intervento al Governo centrale da parte dei rappresentati locali (Sindaci ed associazioni di categoria). Quindi, per le inefficienze ed i ritardi maturati, la legislatura Regionale non sarà in grado di garantire la realizzazione del progetto e forse dell’opera, cosi come evidenziato dal Consigliere regionale Silvio Paolucci nel video.
Nel frattempo però la Regione ha cercato di spostare l’attenzione sul progetto della Grande Marsica, ritenendolo un doppione e confondendolo con quello dell’Unione dei Comuni, (ex Comunità Montana) che come dichiarato al quotidiano il Centro, da Gianluca De Angelis, già commissario della Comunità montana, si occuperà di catasto e sociale e in futuro la gestione associata di servizi come il Suap, la protezione civile, la centrale unica di committenza. Nulla a che vedere con il progetto della Grande Marsica, che si affiancherà a quello della Grande Pescara e L’Aquila Città territorio. E, a nostro avviso, sarebbe da mettere in chiaro definitivamente anche questo argomento da parte del Comune di Avezzano.
A nulla quindi è valso il precipitarsi a richiamare all’ordine i sindaci di centrodestra nella riunione tenutasi a Trasacco a porte chiuse, illudendo i marsicani per l’ennesima volta che per il progetto Fucino non ci sia alcun problema.
Ma i problemi per la Regione non finiscono qua per le sorti del definanziamento e l’utilizzo dei fondi: è di ieri la notizia che la Corte dei Conti ha avviato un’indagine erariale sulla convenzione tra il Napoli Calcio e la Regione Abruzzo. Nel mirino i finanziamenti per i ritiri estivi a Castel Di Sangro, accordo dal costo di 14 milioni dal 2020 fino al 2025. Cifra che ha fatto scattare l’opposizione che ha presentato un esposto. Sulla vicenda indaga ora la Guardia di Finanza che ha acquisito la documentazione. La vicenda verrà affrontata in una udienza che dovrà essere ancora fissata, avendo la Regione ricevuto dal pubblico ministero contabile, titolare del fascicolo, il cosiddetto invito a dedurre, nel quale viene palesato il sospetto di un danno erariale, in questo caso alle casse della Regione. Solo al termine dell’interlocuzione il sostituto procuratore contabile deciderà se archiviare il caso oppure mandare a processo i responsabili del danno.