Un super Sainz quello di Silverstone, dove il pilota spagnolo, ha conquistato la sua prima pole position concretizzandola con una vittoria stellare precedendo il messicano Perez su Red Bull e l’inglese Hamilton su una Mercedes in ripresa.
Ma veniamo alla gara.
Dopo aver conquistato la sua prima pole position, Carlos Sainz parte in prima fila insieme a Verstappen e Leclerc; con sorpresa, il pilota olandese parte con gomma rossa, segno di voler bruciare subito le due Ferrari. Così accade. Verstappen conquista subito la leadership e a seguire Sainz, Perez e Leclerc.
Sembra una gara come le altre ma dopo pochi metri si trasforma in un Hunger Games; al centro dello schieramento, infatti una vettura tampona la Mercedes di Russell la quale, intraversandosi, si butta addosso all’Alfa Romeo di Zhou e a seguire anche Albon e Ocon si ritrovano nel mezzo della bagarre. Sembra un incidente normale di gara, ma L’Alfa di Zhou vola letteralmente in aria come un F35 compiendo un giro di 180° e ricadendo in pista capovolta. La scena è raccapricciante, in quanto, la vettura non si ferma proseguendo la sua corsa nella via di fuga della Copse e, impuntandosi nella sabbia, si capovolge di nuovo scavalcando le barriere in gomma e andando ad impattare violentemente contro le reti di protezione del pubblico. Poteva essere una tragedia ma fortunatamente tali reti di protezione hanno retto il violento urto con la vettura. La monoposto è disintegrata e si teme il peggio, in quanto, il pilota cinese non esce subito dalla vettura. Il giovane Russell è il primo a fermarsi per controllare l’accaduto. Arrivano subito i soccorsi ma non si hanno notizie anche perchè ci sono le condizioni di Albon da verificare vittima di un pauroso autoscontro innescatosi nello stesso incidente.
La gara viene subito fermata per ripartire dopo circa 20 minuti. Intanto le prime notizie sui piloti sono confortanti: nulla di grave e vengono portati al centro medico per accertamenti di routine.
La gara, quindi, riparte con le stesse posizioni di prima e questa volta Sainz non si lascia sorprendere dall’olandese: il ferrarista parte come un ghepardo a caccia della preda, gli chiude la traiettoria e conquista la leadership della gara.
Ad un certo punto Verstappen si avvicina a Sainz mostrando le sue intenzioni: il passo dell’olandese, in questa fase, è migliore dello spagnolo per cui lo incalza e lo passa di potenza sfruttando la maggiore velocità della Red Bull sul dritto. Si va avanti così per alcuni giri con l’olandese inseguito dalle due Ferrari.
In una fase di calma apparente arriva il colpo di scena: Verstappen è vittima di una foratura che lo costringe ad un rientro forzato ai box: cambiano subito le gomme ma sua vettura non è più la stessa; dai “Team radio” si percepisce che ha grossi problemi al posteriore e fa una gran fatica a tenere in pista la vettura.
Strada aperta per le due Ferrari che avanzano senza sosta verso il traguardo inseguite dall’ottimo Hamilton su una Mercedes in gran forma su questo tracciato.
Intorno al 36° giro entra la Safety car a causa di una vettura ferma in pista e come si sa con la Safety car spesso le carte in gioco si rimescolano, e così accade.
Sainz ed Hamilton rientrano ai box sostituendo le attuali gomme Hard con le Soft: una mossa logica in quanto mancano solo 10 giri alla fine. Per Leclerc invece il Team decide di non cambiare mantenendo la prima posizione.
Con la ripresa della corsa l’ordine in gara è: Leclerc, Sainz e Hamilton.
I tre cominciano la lotta e questa volta è Sainz a mostrare i denti facendo capire di averne di più rispetto al compagno di squadra. I due danno vita ad un bel duello “casereccio” ma alla fine la spunta lo spagnolo in virtù delle gomme più performanti. Stesso discorso per Hamilton che riesce, anche lui, a sopravanzare il monegasco facendo rimpiangere il mancato pit-stop durante la precedente Safety car. Ma non è finita perchè dalle retrovie sopraggiunge un velocissimo Perez con l’altra Red Bull autore di una esemplare rimonta dall’ultimo posto dopo essere stato vittima di un contatto col ferrarista Leclerc. Il messicano riesce a sorpassare sia la Mercedes di Hamilton che la Ferrari di Leclerc conquistando la seconda posizione, ma non riesce a raggiungere l’altra Ferrari di Sainz, il quale avanza inesorabile come un rullo compressore verso il traguardo facendo capire che non ce n’è per nessuno, conquistando quindi la sua prima vittoria in F1. È festa grande per lui e per il Team Ferrari che portano a casa una vittoria ed un 4° posto spezzando quella serie negativa delle quattro gare precedenti.
Punti importanti anche per la Haas che termina in ottava posizione con Schumacher.
Grosso flop, invece, dell’altra Red Bull di Verstappen finito in settima posizione per problemi non ancora ben specificati al posteriore della sua vettura.
Il prossimo appuntamento sarà in Austria il 10 luglio alle ore 15,00 dove si preannuncia una nuova battaglia tra Ferrari e Red Bull e una Mercedes in costante progresso con Hamilton e Russell.
Tutti a Zeltweg tra una settimana.
Restate sintonizzati.
Pos |
Pilota |
Tempo |
Pt |
||
---|---|---|---|---|---|
1 |
C. Sainz Jr.
Ferrari · #55 |
2:17:50.311 |
25 |
||
2 |
S. Perez
Red Bull · #11 |
+3.779s |
18 |
||
3 |
L. Hamilton
Mercedes · #44 |
+6.225s |
16 |
||
4 |
C. Leclerc
Ferrari · #16 |
+8.546s |
12 |
||
5 |
F. Alonso
Alpine · #14 |
+9.571s |
10 |
6 |
L. Norris
McLaren · #4 |
+11.943s |
8 |
||
---|---|---|---|---|---|
7 |
M. Verstappen
Red Bull · #1 |
+18.777s |
6 |
||
8 |
M. Schumacher
Haas · #47 |
+18.995s |
4 |
||
9 |
S. Vettel
Aston Martin · #5 |
+22.355s |
2 |
||
10 |
K. Magnussen
Haas · #20 |
+24.590s |
1 |
||
11 |
L. Stroll
Aston Martin · #18 |
+26.147s |
0 |
||
12 |
N. Latifi
Williams · #6 |
+32.511s |
0 |
||
13 |
D. Ricciardo
McLaren · #3 |
+32.817s |
0 |
||
14 |
Y. Tsunoda
AlphaTauri · #22 |
+40.910s |
0 |