Il 1° luglio 2022 sarebbe dovuto scattare l’aumento tariffario di circa il 34% del pedaggio autostradale L’Aquila-Roma, con un costo finale per gli utenti pari a più di 30euro per 100km.
Il Consiglio di Amministrazione di Strada dei Parchi, ancora una volta, è intervenuto per sospendere l’aumento differendone l’applicazione al 1 Gennaio 2023.
Questa è un’altra “spada di Damocle” fatta di rinvii dell’ultimo minuto che continua ad oscillare sulle teste dei consumatori che si troveranno schiacciati da ulteriori aumenti sul costo della vita che ha già raggiunto indici storici allarmanti.
Quello che dovrebbe fare riflettere, ulteriormente, è il quadro di incertezza e immobilismo dei Governi Nazionali, e non solo, che, con evidente inerzia, dimostrano l’incapacità o la non volontà di attuare misure strutturali idonee ad arginare aumenti esponenziali ed incontrollati in settori che inevitabilmente ricadono su tutto l’indotto e sul consumatore finale, andando ad aggravare il già martoriato quadro socio economico della Nazione: è davvero questa la Governance che ci meritiamo?