Classe 1966, poeta, scrittore, polistrumentista, Gianfranco Rossodivita è decisamente un “Gran Maestro dell’Arte Moderna”, come recita la motivazione di uno dei numerosi investimenti ricevuti.
Nato in Molise, vissuto tra Sicilia, Toscana e Abruzzo, l’artista muove la sua sfera poetica proprio nei luoghi in cui ha trascorso l’età giovanile, nutrendola di immaginazione e del calore dell’animo che, più tardi, troveranno nella sua poesia scansione e sistemazione in segmenti poetici proposti con linearità, in sintonia con quelli che sono il suo carattere e temperamento.
Sin da giovanissimo, manifesta uno spiccato talento artistico che “sa dare voce compiuta alla Bellezza, quale frutto del proprio pensiero e della propria passione, tra l’estasi ed il tormento. Gianfranco è uomo che crede nell’amore come forza salvifica e talvolta esterna le vibrazioni del cuore rinvenendo in essa il nutrimento indispensabile per affrontare l’esistenza in modo meno angoscioso, superando, in suo nome, le molte e profonde lacerazioni spirituali ed esistenziali che ci travolgono”.
Ha collaborato con gruppi di musica leggera e folk-popolare e ha preso parte ad una lunga serie di prestigiosi eventi, tra cui il Memorial Domenico Modugno, con Albano Carrisi direttore artistico.
Durante la sua permanenza nel Valdarno, in Toscana, incontra il vate anglosassone Peter Russel che lo consacra Poeta.
Attualmente ha all’attivo diverse pubblicazioni tra cui le raccolte di poesie dalle quali l’autore ha tratto due recital di gran successo come “Qualcosa di Personale” in cui “riesce a far parlare le pietre, cogliendo nella natura, nella vita di ogni giorno, nell’essere umano, ciò che è oltre il ‘panta rei’, il tutto che scorre fino alla fine di un sé, di un rapporto interpersonale, di un ricordo o di un sentire” (Daniela Bianconi Manucci, docente e poetessa) e “RossOPaco” in cui la poesia di Gianfranco “consuma se stessa perché vive e pulsa, entra nelle esperienze della vita e nel complesso mondo interiore, conduce davanti alla condizione di limitante finitudine dell’Uomo constatando che in essa v’è la sua precarietà. È poesia che concilia con la Parola e, nel suo divenire, diventa sangue, urlo, furia, amara constatazione, amore perduto, gioia vissuta, gusto della vita” (Massimo Barile, critico d’Arte moderna).
Le sue opere figurano in numerose pubblicazioni antologiche e agende letterarie, e sono catalogate anche presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Alcune sono state tradotte in inglese, greco, croato, olandese e francese.
Durante la sua carriera artistica è stato insignito di innumerevoli riconoscimenti letterari fra i quali ricordiamo il “Premio Letterario Internazionale “Victor Hugo”, il “Premio Nazionale di Poesia Giuseppe Altobello”, il “Premio Letterario Internazionale San Marco” a Venezia”, il “Premio Letterario Europeo Isola di Malta”, Il “Premio Città di New York 2009”, il “Premio Anna Frank 2010” ad Amsterdam, il “Premio Letterario Internazionale Città di Parigi 2012”, il “Premio Palma d’Oro per l’Arte” a Montecarlo; il “Gran Prix des Arts Visuels” a Cannes, il “Gran Premio Città di Dubrovnik 2016”, il “Premio Leonardo da Vinci”, il “Premio Internazionale Itaca 2017” in Grecia, per citarne alcuni.
Per aver contribuito alla diffusione e alla valorizzazione della cultura italiana nel mondo ha ricevuto numerosi encomi pubblici tra cui la “Laudato Magister Honoris Causa” dell’Accademia Italia in Arte nel Mondo di Brindisi e il titolo di “Gran Maestro Premio Odissea 2018” della Città di Rocca Imperiale (CS).
Parafrasando l’antropologo Alberto Mario Cirese, Rossodivita è “un poeta equilibrato, lontano dalle passioni terrene e distante dai falsi miti della società attuale, che sente lo stupore della condizione umana e la pienezza della vita: l’armonia interiore del suo spirito è la pace dell’anima”, capace perfino di scardinare i piani temporali delle correnti filosofiche del passato.
Con il recital “Il passo dell’angelo”, Gianfranco sarà in scena presso il Teatro Talia di Tagliacozzo (AQ), il prossimo 17 giugno 2022 alle ore 21.00.
Forza, gioia, tristezza voluttà, vita, questi i sentimenti cardini della pièce, le cui parole saranno interpretate e recitate dall’attore, sceneggiatore e regista campano Enzo De Caro, uno dei volti italiani più amati nel nostro Paese. Due progetti in uno, quello di Rossodivita e di De Caro, che si fondono per sottolineare la forza della parola, della poesia e della musica.
Non mancheranno richiami ai poeti argentini come Borges e, naturalmente, un’eccezionale colonna sonora con le musiche di Piazzolla, Filiberto, La Pera, Gardel e del contemporaneo abruzzese Simone Marini, affidate all’esecuzione magistrale di professionisti di grande pregio come il maestro Paola Crisigiovanni, pianista, compositrice, arrangiatrice, musicista tra le più stimate che da anni condivide palcoscenici nazionali e internazionali con artisti di fama mondiale. Al suo fianco il maestro Massimiliano Pitocco, bandoneonista, fisarmonicista, organista e compositore conosciuto in tutto il mondo e di recente insignito del “Premio 100 eccellenze italiane”. Con lei sul palco il maestro Massimiliano Pitocco, bandoneonista, fisarmonicista, organista e compositore conosciuto in tutto il mondo e di recente insignito del “Premio 100 eccellenze italiane”.
Le coreografie e le danze al ritmo del tango saranno a cura dei maestri e campioni di ballo Alessandra Moro e Bruno Daniel Ciarfella.
Appuntamento al Teatro Talia di Tagliacozzo (AQ), il prossimo 17 giugno alle ore 21.00