COCULLO – Dopo due edizioni annullate a causa della pandemia, oggi a Cocullo hanno avuto luogo i festeggiamenti in onore di San Domenico Abate, patrono della cittadina, a cui è seguito il tradizionale rito dei “serpari”, che da tempi remoti accompagna le genti e la cultura del luogo.
I serpenti, delle specie del cervone, del saettone, del biacco e della biscia dal collare, sono raccolti nelle zone di montagna e di campagna esclusivamente da persone autorizzate, i cd. “serpari”, dal 19 marzo al 1° maggio, e sono custoditi e curati secondo le prescrizioni impartite dal Ministero della transizione ecologica, per poi essere riportati esattamente nei luoghi dove sono stati presi.
Al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni e la cura degli animali, appartenendo a specie protette, ad ogni ricorrenza, oltre a garantire i servizi di ordine e sicurezza pubblica, i Carabinieri della Stazione di Cocullo ed i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Pescara, reparto specializzato nella tutela della fauna e flora protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, provvedono a svolgere i controlli dei “serpari”, per accertare il possesso delle relative autorizzazioni, e dei serpenti catturati, che devono rientrare tra le specie consentite e devono essere opportunamente censiti.
A conclusione dei numerosi controlli, non sono state riscontrate violazioni.