L’AQUILA – Il “necessario progetto strategico” affinché il progetto CASE non versi in condizione di abbandono continuando a gravare sulle spalle degli aquilani, c’è. Non serve che lo chieda Stefania Pezzopane, non serve che il centrosinistra se ne faccia paladino perché allora dovrebbero spiegarci anche, vista la consapevolezza acquisita (finalmente!), dove fossero dal 2010 al 2017, quando la gestione fu ceduta dalla Protezione civile al Comune, quando il Comune riceveva ingenti somme per la manutenzione, quando non riscuoteva le bollette dagli utenti, quando ben 22 piastre furono dichiarate inagibili, quando si assegnavano gli alloggi con ordinanze sindacali ad hoc, quando infuriava il dibattito su abbattimento-sì/abbattimento-
Raccogliamo l’”appello affinché non avvenga mai più” e lo restituiamo al centrosinistra. Sì, non avverrà mai più perché grazie al progetto di rifunzionalizzazione e rigenerazione iniziato, CASE e MAP, che costavano ai cittadini aquilani, in termini di manutenzione, circa 3milioni di euro l’anno, si avvia all’autosostentamento. La scuola nazionale dei Vigili del Fuoco, finanziata dallo Stato con 15 milioni di euro, occuperà 18 piastre dell’area di Sassa, per un totale di circa 500 appartamenti che saranno adeguati alle esigenze dell’istituto di formazione. Il 10% del totale del patrimonio immobiliare, solo per questo progetto, sarà rigenerato senza consumare suolo, favorendo l’abbattimento dei costi per le casse comunali, e dunque per i cittadini, e creando un indotto considerevole. Allo stesso modo, il centro nazionale della Servizio Civile Universale, finanziato con 60 milioni di euro del Fondo complementare al PNRR per le aree sisma 2009 e 2016, occuperà 1000 alloggi, tra cui quelli al momento inagibili. Infine, l’Amministrazione Biondi, in partenariato con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in qualità di capofila, la Regione Abruzzo, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Messina, l’Università degli Studi “Kore” di Enna, la società Match 4.0 – Digital Innovation Hub Abruzzo, In Più Broker Srl, SITEC Srl, Smart Elicotteri Spa, ha presentato a valere sul PNRR, rispondendo a un bando dell’Agenzia della Coesione sugli ecosistemi di innovazione, il progetto HUB CEM3, CEntro Multidisciplinare per la sperimentazione sui Materiali e la Mitigazione dei rischi naturali e antropici, primo nel suo genere in Europa. Il progetto prevede l’utilizzo di 5 piastre (ca 100 alloggi) del progetto CASE di Coppito 2 per un centro di eccellenza sullo sviluppo di materiali, dispositivi e sensori di ultima generazione per mettere in campo tecniche innovative nell’edilizia antisismica.
Bene le proposte, ma avremmo voluto sentirle prima del 2017 e non in area da “campagna elettorale”.
Solo qualche dato, infine, per dare la misura di quello che è accaduto negli ultimi cinque anni, anche a proposito di velocizzazione della ricostruzione (e tralasciamo i due anni di covid che hanno bloccato i lavori edili): nel 2010 gli occupanti del progetto CASE, sfollati per il sisma, erano 14576 (4344 FAMIGLIE), dei MAP 2852 (1211 FAMIGLIE); nel 2017 erano 6485 (2456 FAMIGLIE) per le CASE e 1743 (870 FAMIGLIE) per i MAP. Oggi, gli sfollati da sisma sono 3778 per le CASE e 1269 per i MAP: praticamente dimezzati. Ma i progetti di rigenerazione che contavano 79 persone in totale nel 2010, oggi ne contano 3036 nelle CASE e 650 nei MAP. A cui aggiungeremo quelli sopra elencati.
Il centrosinistra, in difetto, manipola le informazioni e mente a se stesso e agli aquilani, sapendo di mentire.