L’AQUILA – Oggi pomeriggio, Mercoledì 20 aprile, alle 17:30, all’Aquila, all’Auditorium del Parco, sarà presentato il libro “Giardini di pietre. Il Cimitero Monumentale dell’Aquila” (Textus Edizioni), scritto dalle professoresse UnivAQ Carla Bartolomucci (docente di Restauro Architettonico) e Simonetta Ciranna (docente di Storia dell’Architettura).
Il volume è l’esito di un lavoro di ricerca avviato nei laboratori progettuali di Storia dell’Architettura e di Restauro architettonico presso il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università degli Studi dell’Aquila, in accordo di collaborazione con il Settore Ricostruzione Pubblica e Disability Manager del Comune dell’Aquila.
Alla presentazione interverranno le professoresse Carla Bartolomucci e Simonetta Ciranna, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse, il direttore del DICEAA (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale) Pierluigi De Berardinis, Maurizio Caperna, professore associato di Restauro architettonico all’università La Sapienza, e il vice sindaco del Comune dell’Aquila Raffaele Daniele.
Il libro. Il Cimitero Monumentale dell’Aquila è un luogo simbolico e denso di memorie che esprime materialmente – attraverso le sue architetture e i manufatti artistici in esso contenuti – la storia della città negli ultimi due secoli e allo stesso tempo ci interroga sul nostro rapporto con il tempo passato, il presente e il futuro. Esso mostra diverse peculiarità e motivi di interesse dal punto di vista sia culturale (storico, artistico, architettonico, memoriale, identitario) sia paesaggistico per il suo rapporto con la città storica e il contesto territoriale in cui essa è sorta.
Un luogo che stenta ad essere percepito come monumentale, se a questo termine si associa l’idea di un oggetto da esibire nelle occasioni di rappresentanza o da offrire alla promozione turistica. Eppure, nonostante le criticità conservative, esso si presenta come uno speciale spazio di quiete, un ‘giardino del silenzio’ dai molteplici significati; un luogo emblematico in cui i segni del tempo mostrano efficacemente il loro significato e non hanno motivo di essere considerati come qualcosa da nascondere o rimuovere. Un luogo ideale per riflettere sul senso del tempo che simultaneamente distrugge e conserva, quindi per ragionare sulle modalità più appropriate per intervenire in contesti storici e monumentali.
Le autrici
Carla Bartolomucci. Architetta, specialista in Restauro dei Monumenti e del Paesaggio, PhD in Conservazione dei Beni Architettonici, è membro della SIRA – Società scientifica Italiana per il Restauro dell’Architettura. Professoressa associata di Restauro Architettonico presso l’Università degli Studi dell’Aquila, è stata ricercatrice presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 2004 al 2018. È autrice di due monografie: Santa Maria di Collemaggio. Interpretazione critica e problemi di conservazione (Roma 2004); Terremoti e resilienza nell’architettura aquilana. Persistenze, trasformazioni e restauro del palazzo Carli Benedetti (Roma 2018) e circa cento pubblicazioni sui temi del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.
Simonetta Ciranna. Architetta, PhD in Conservazione dei Beni Architettonici, professoressa ordinaria di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi dell’Aquila, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura, Ambientale. È referente del Dipartimento con la Fondazione MAXXI e l’European Association for Architectural Education; responsabile scientifica dell’Archivio dell’ingegnere Marcello Vittorini, dell’accordo di collaborazione con l’Archivio di Stato dell’Aquila per l’Archivio dello Studio Ingegneri Inverardi; membro del Comitato del Polo Museale di Ateneo. È autrice di oltre cento pubblicazioni, parte delle quali dedicate all’Abruzzo tra Otto e Novecento e alle ricostruzioni postsisma del 1915 e 2009.