“Dopo aver denunciato mesi fa i rischi e le contraddizioni delle scelte operate dalla Giunta regionale, e dopo aver replicato insieme ai colleghi di opposizione alle inconsistenti giustificazioni di Febbo, torno con una Interrogazione a risposta scritta sulla Carta degli Aiuti”, così in una nota alla stampa, il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.
“Esigo che sia messa nero su bianco la responsabilità della Giunta – con la vergognosa e complice assenza degli assessori aquilani – sulle decisioni prese per dare sostegni economici alle aree abruzzesi e sull’assurda discriminazione che ne subiscono i Comuni aquilani – e non solo – dei crateri sismici”.
“La ossessiva ostilità della destra abruzzese finisce per danneggiare le aziende e le imprese delle aree terremotate escludendole dai benefici a cui potrebbero accedere anche grazie alle risorse del Fondo complementare e del PNRR. È per la nostra economia, per lo sviluppo locale e il futuro dei lavoratori e del territorio che mi batto e continuerò a battermi”.
Qui di seguito, il testo integrale e dettagliato dell’Interrogazione che stamattina ho depositato in Consiglio.
Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto consigliere regionale
premesso che:
la Commissione Europea con l’art. 107, paragrafo 3, lettera c) del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) definisce le zone che in deroga alle norme sugli Aiuti di Stato possono ottenere sotto forma di Credito d’Imposta contributi superiori alla norma, con una intensità variabile che è del 10% per le grandi imprese, del 20% per le medie e del 30% per le piccole imprese.;
che le Regioni, per il miglior utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Programmazione Europea per ciascun settennato elaborano la relativa mappatura territoriale da inviare a Bruxelles per l’approvazione definitiva.
Ricordato che
la Giunta regionale d’Abruzzo, su proposta del presidente Marco Marsilio, ha deliberato nella seduta di Giunta del 3 novembre 2021 la proposta di “Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027” individuando le aree territoriali contigue, che riceveranno, nel periodo temporale di validità, benefici mirati a favorire lo sviluppo economico del territorio.
nella precedente Programmazione 2014-2021 furono individuate aree – per un plafond di 252.500 residenti – tra cui furono compresi molti Comuni dei crateri sismici per generare quella rinascita economica, produttiva e sociale indispensabile ad un complessivo sviluppo regionale.
Visto che
a seguito della pandemia la Commissione europea ha rivisto gli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale in coerenza con i programmi all’annuncio del Green Deal europeo e delle strategie industriale e digitale dell’UE e aggiornando l’elenco delle aree da coinvolgere sulla base delle più recenti statistiche di Eurostat sul PIL (2016-2018) e sulla disoccupazione (2017-2019);
per la Programmazione del settennato 2022-2027 la Carta degli Aiuti approvata dalla Giunta regionale prevede una estensione del tasso di copertura della popolazione abruzzese che viene quasi triplicato, passando a oltre 720mila abitanti;
questo risultato, sbandierato come un successo, è purtroppo il segno (alla luce delle citate e recenti statistiche di Eurostat sul PIL e sulla disoccupazione) di un diffuso impoverimento poiché indica la dimensione demografica equivalente di abruzzesi che hanno un Pil pro-capite inferiore (tra il 75 e il 90%) alla media UE-27.
Tenuto conto che:
nonostante il margine di espansione territoriale, dal nuovo elenco – con eccezione di L’Aquila, Teramo, Scoppito, Bussi, Popoli, Rocca di Mezzo – sono esclusi quasi tutti i Comuni dei crateri sismici e vengono penalizzate realtà di grande valore produttivo peraltro già colpite dal terremoto come i Comuni di San Demetrio, Pizzoli, Poggio Picenze, Barisciano, Colledara, Montorio, Basciano dove operano importanti aziende industriali, artigianali e produttive;
su richiesta e suggerimento della Struttura Commissariale per la ricostruzione del cratere sismico del centro Italia le Regioni Umbria e Marche hanno inserito nelle loro “Carte degli aiuti” tutti i Comuni del cratere sismico 2016/17;
Ribadito che
in più occasioni è stato chiesto di rivedere e adeguare la mappatura, considerato che per l’insieme dei Comuni “sismici” esclusi valgono al massimo 50.000 abitanti (su un plafond di 720.000) e che sarebbe dunque possibile una ragionevole mediazione per evitare assurde penalizzazioni a partire dai Comuni (come Pizzoli e San Demetrio) che già facevano parte della precedente “Carta degli Aiuti” e che avevano avviato importanti interventi produttivi già finanziati col Programma Restart del sisma 2009;
la maggioranza ha respinto questa richiesta sostenendo che i territori dei crateri sismici già beneficiano di risorse per un miliardo e 780 milioni (fondi per il rilancio economico e sociale stanziati dal Governo e gestiti dalla cabina di regia coordinata dal Commissario Legnini) e che dunque altri devono essere i Comuni a cui concedere i “vantaggi” del 107.3.c.
Considerato che
sarebbe invece proficuo e vantaggioso determinare un “moltiplicatore” di opportunità combinando le “agevolazioni” previste dalla Carta degli Aiuti con la effettiva disponibilità di risorse finanziarie, altrimenti il paradosso sarà che le aziende che operano nei crateri sismici non potranno beneficiare di maggiore intensità di finanziamento e quelle che operano nelle aree del
107.3.c. anche se sono teoricamente agevolate, non avranno le risorse disponibili generando un assurdo, reciproco danno;
per tale evidente motivo e a vantaggio del loro sistema industriale e produttivo, nella loro programmazione, Umbria e Marche hanno inserito per intero le aree del loro cratere sismico nelle rispettive Carte regionali degli Aiuti.
Tutto ciò premesso
il sottoscritto interroga il Presidente della Giunta per sapere
se la Giunta intende modificare la Carta degli Aiuti con il reinserimento di quei Comuni dei Crateri sismici – a partire da Pizzoli, San Demetrio e Poggio Picenze – nelle cui aree artigianali e industriali si erano già attivate importanti iniziative produttive che trarrebbero proficui incentivi dalla presenza nelle aree del cosiddetto “107.3.c”;
se le decisioni assunte dalla Giunta sono state concordate e condivise dalle amministrazioni locali interessate, coinvolgendo anche le associazioni produttive, sindacali e di categoria;
se la mappatura approvata dalla Giunta è stata trasmessa al Governo e alla Commissione Europea;
se e come si intendono correggere le valutazioni e gli errori in modo da favorire, a favore dei territori, una sinergia virtuosa tra le agevolazioni normative previste dall’Europa (107.3.c) e le risorse disponibili col Fondo Complementare e il PNRR.
L’Aquila, 13 aprile 2022
Pierpaolo Pietrucci