Risolta la problematica relativa ai medici di medicina generale associati in nuclei di cura primaria che, nella sola provincia dell’Aquila, non hanno avuto corrisposte le indennità economiche, mettendo in pericolo il ricambio generazionale all’interno delle associazioni con conseguente interruzione delle prestazioni mediche garantite ad oggi, h12, 5 giorni su 7.
Di seguito la nota con la quale il vice presidente vicario del Consiglio Regionale Roberto Santangelo comunica l’esito positivo alla problematica rappresentata da un gruppo di medici aquilani e ampiamente veicolata a mezzo stampa.
“E’ grazie al lavoro sinergico tra l’Assessore regionale alla Sanità, dott.ssa Verì ed al manager della ASL1 Sulmona-Avezzano-L’Aquila, dott. Ferdinando Romano che si è risolto in tempi brevi la problematica in parola; è datata 23 marzo la nota con la quale chiedevo chiarimenti all’Assessore Verì circa l’incresciosa situazione rapprasentatami da alcuni medici di medicina generale aquilani; l’immediato interessamento ha fatto si che si giungesse alla soluzione, garantendo il diritto inviolabile del cittadino alla salute, ripristinando quanto sancito per legge relativamente alla costituzione di forme associative da parte di medici e alla relativa retribuzione delle prestazioni erogate.
Avevo espresso fiducia nel cambio di passo che la parte manageriale della ASL aquilana sta utilizzando nell’azione di risanamento e riorganizzazione di una struttura d’eccellenza quale è la nostra Azienda Sanitaria; ritengo di dover condividere la soddisfazione di aver dato una risposta sollecita e risolutiva, frutto di collaborazione e di sinergia d’intenti tra politica e dirigenza.”