LUCO DEI MARSI – Caro carburanti, misure governative prospettate insufficienti e non in grado di rappresentare un sostegno realmente efficace: gli agricoltori di Luco dei Marsi si dicono pronti a tutte le forme di protesta e chiedono a tutti i sindaci dell’area fucense e ai rappresentanti istituzionali locali e Regionali “Supporto su questioni cruciali per tutti gli operatori e l’impegno in prima linea per il territorio”.
É quanto emerso al termine dell’incontro tenutosi nel pomeriggio di giovedì, 17 marzo, nella sala consiliare del Comune di Luco dei Marsi, convocato su iniziativa del Tavolo Verde, che ha visto al centro in particolare il tema dei costi dei carburanti necessari per ogni fase della produzione, ormai insostenibili, che gravano sul settore.
L’Organismo, istituito dall’Amministrazione comunale di Luco dei Marsi quattro anni fa, su proposta di Giorgio Giovannone, vicesindaco e assessore all’Agricoltura, e presieduto dalla sindaca, Marivera De Rosa, è composto dai presidenti delle cooperative agricole, da una rappresentanza dei giovani agricoltori e delle aziende produttrici e di trasformazione dei prodotti agricoli, da imprenditori agricoli e agricoltori di Luco dei Marsi, e vede tra i membri permanenti le associazioni di categoria, Regione, Consorzio di Bonifica e una rappresentanza delle istituzioni scolastiche di riferimento. Presenti all’incontro, con numerosi Operatori del settore, Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura, Franco Fina, vicepresidente della CIA, Domenico Roselli, direttore di Coldiretti L’Aquila, che hanno illustrato all’assemblea le ultime informazioni circa le misure allo studio e in via di assunzione per alleggerire la pressione e le ricadute sul comparto. “Le incognite generate dalla guerra rendono ancora più incerto l’orizzonte per gli agricoltori”, ha rimarcato il vicesindaco Giorgio Giovannone, richiamando in apertura di seduta le fasi che hanno condotto all’aggravio insostenibile dei costi per il carburante necessario alla produzione e le difficoltà legate al possibile blocco o alla forte riduzione delle importazioni provenienti dall’Est di materiali essenziali, come i fertilizzanti.
“Siamo pronti a portare su tutti i tavoli la voce degli operatori del settore, non è possibile che un comparto di vitale rilevanza come quello agricolo invece che essere considerato strategico, come dovrebbe essere per ogni Paese, sia sempre penalizzato e inascoltato. É vero che la situazione è fuori dall’ordinario, ma proprio per questo vi è necessità di contromisure straordinarie”.
Al termine di un ampio e a tratti animato confronto, i Rappresentanti delle Associazioni, pur rimarcando la complessità delle difficoltà e le incognite dell’attuale congiuntura, hanno confermato la massima disponibilità a supportare le istanze a tutela delle attività produttive fucensi, centrali per l’economia dell’intera provincia e dell’Abruzzo. Non rilevanti, per l’Assemblea, le misure prospettate – in via di valutazione al momento della riunione – come annunciate negli ultimi giorni dal Governo, e ritenute solo un “panniccello caldo” tanto per la consistenza quanto per la durata limitata delle stesse. Necessarie, per gli Operatori del settore, misure ad hoc per l’agricoltura produttiva, che è quella che “riempie gli scaffali quotidianamente” e, pur confidando in provvedimenti realmente efficaci, si sono detti pronti, all’occorrenza, ad attuare anche iniziative di protesta a forte impatto per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle urgenze che incombono sul comparto e rischiano di falcidiare produzioni, aziende e posti di lavoro.