Il Movimento 5 Stelle ha votato perentoriamente no all’ennesima proroga inserita nel decreto Sostegni-ter che concede ai concessionari autostradali dieci mesi in più per aggiornare i loro piani economico-finanziari.
I concessionari avrebbero dovuto aggiornare i piani già da tempo e il conseguente adeguamento delle tariffe avrebbe dovuto portare a una possibile riduzione dei pedaggi, come indicato dall’Autorità per la Regolazione dei Trasporti chiamata in audizione in Parlamento sul Disegno di Legge sulla concorrenza, per effetto delle normative già in essere e continuamente prorogate.
A livello nazionale, nessuno dei 12 concessionari autostradali, incluso Strada dei Parchi, ha rimodulato il proprio piano economico finanziario. Questo cronico lassismo rischiano di pagarlo i cittadini: con la proroga al 31 ottobre si continua a non intervenire sul progressivo aumento dei pedaggi. Ricordo che l’ennesimo aumento dei pedaggi sulle tratte autostradali A24 e A25 previsto per gennaio 2022 è stato rinviato a luglio 2022 solo per la protesta che si è levata dai territori e, per quanto mi riguarda, in Parlamento e in tutte le sedi opportune.
In particolare, la Strada dei Parchi è in uno stallo estrememente rischioso essendo mancata anche la nomina del nuovo commissario straordinario per la messa in sicurezza antisismica alla scadenza della proroga dell’incarico al precedente commissario, l’ingegner Maurizio Gentile.
Ci spiace constatare ancora una volta come le altre forze politiche si siano volute piegare ai voleri dei signori del casello senza un minimo di nerbo.
Dopo il crollo del Ponte Morandi, il M5S si è ripromesso di fare il massimo per aprire una nuova stagione sul fronte della gestione delle nostre autostrade, con più Stato, più manutenzioni, maggiori interventi sulla rete e tariffe più congrue. Purtroppo prendiamo atto di essere soli in questa battaglia per il cambiamento, ma non molliamo.