AVEZZANO – Parte l’operazione accoglienza nella città di Avezzano, dove l’amministrazione Di Pangrazio ha già riunito la rete solidale permanente, per coordinare l’abbraccio ai profughi e si prepara, in collaborazione con le scuole, ad ospitare i bambini ucraini in fuga dalle bombe.
Punto di accoglienza. Asl, Questura e Comune, al lavoro per attivare il punto di accoglienza presso l’hub vaccinale di via Fucino con uno spazio destinato alle prestazioni necessarie (tamponi e vaccini) e un altro informatizzato per il personale della Questura impegnato nelle procedure di autorizzazione: il tutto con la presenza di un mediatore culturale e della Protezione civile comunale. Si tratta anche di allestire “punti covid”, importanti anche perché il livello di vaccinati nella popolazione ucraina non è altissimo. Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro di preparazione delle attività, alla presenza del Vicesindaco Domenico Di Berardino, dell’assessore Maria Teresa Colizza e Patrizia Gallese responsabili di giunta su sanità e scuole, della dottoressa Daniela Franchi della ASL, del Sostituto Commissario Hermes Eramo per la Polizia di Stato e del comandante Montanari per la Polizia locale.
“C’è un sentimento diffuso e profondamente umano di apertura verso le necessità di chi scappa dall’invasione Russa ma occorre mettere in rete iniziative, disponibilità e azioni per evitare inutili sovrapposizioni e remare nella stessa direzione” – spiegano il Vicesindaco Domenico Di Berardino e l’assessore Patrizia Gallese. “anche persone che non si erano mai proposte, oggi, chiamano per dare disponibilità ed è un bel segnale da abbinare al miglior coordinamento tra soggetti pubblici e privati. Sarà disponibile un vademecum in 4 lingue con le linee guida da seguire.”
Rete solidale permanente. In città la macchina della solidarietà è ben rodata: solo qualche mese fa era stata rafforzata la rete di protezione offerta dal settore sociale, facendo squadra con chi è in prima fila nella lotta alla povertà e nel sostegno alle persone più fragili. Ventidue realtà diverse avevano risposto all’appello del comune per formare la Rete solidale permanente ed ora, quell’appello, è stato aggiornato alla specifica situazione ucraina con una lettera scritta dal Vicesindaco Di Berardino per concertare insieme un’adeguata accoglienza. Entro domani verranno formalizzate le adesioni tra le associazioni ma, naturalmente, c’è disponibilità totale ad allargare la rete solidale ad altri partner sempre per garantire azioni sinergiche. Anche il progetto FAMI, che riguarda le politiche di immigrazione, per volontà del Vicesindaco è stato concentrato in buona parte sull’ emergenza Ucraina.
Scuola. Situazione delicata anche quella dei bimbi in età scolastica: a tal proposito la Gallese ha incontrato i dirigenti degli istituti comprensivi. Obiettivo, spalancare le porte delle aule, assicurando la prosecuzione degli studi ed un ritorno alla normalità dopo gli atroci eventi che si sono trovati ad affrontare e la fuga precipitosa per lasciare lo scenario di guerra, con più di trenta ore di viaggio per arrivare nella Marsica.
Non c’è ancora un dato certo sulle persone in arrivo ma ci si prepara per fornire una risposta all’altezza della sfida che chiama singoli, associazioni e istituzioni a fare il massimo.