Dalla politica estera al paniere dei consumi italiani. La guerra tra Russia e Ucrai-na coinvolge tanto lo scenario internazionale quanto l’economia italiana, i consumi e i redditi di tan-te famiglie, tra cui quelle dell’Arma. Per questo motivo UNARMA, l’Associazione Sindacale dei Carabinieri, ha deciso di lanciare un “Centro studi politico-economico”, organo di ricerca che si ag-giunge al già presente “Osservatorio di strategia sulla politica internazionale”.
Il “Centro studi politico-economico” è volto a comprendere quanto gli eventi globali e le dinamiche economiche su larga scala influiscano sugli stipendi delle Forze dell’Ordine e di tutti i suoi associati. “Gli eventi in Russia e Ucraina ci coinvolgono più di quanto pensiamo” – spiega il segretario genera-le – Antonio Nicolosi, parlando delle borse europee e dei futures azionari statunitensi che, allo scop-piare del conflitto, sono già in calo – “La guerra spaventa i mercati così come i risparmi perché l’inflazione è già realtà: il petrolio sta crescendo alle stelle con l’invasione russa, anche il turismo ucraino è in crisi, senza considerare che sulle tasche dei nostri associati pesa già il caro-bollette e l’influenza che il conflitto avrà sui consumi”.
Il “Centro studi politico-economico” sorge per comprendere come le dinamiche geopolitiche in-fluenzino i mercati, in particolare quello italiano, offrendo osservazioni, focus, approfondimenti e proposte sindacali per tutelare i redditi e gli stipendi dell’Arma dei Carabinieri.