Aiutare qualcuno potrebbe costare caro, almeno in tempi di imperante viruscrazia. È il caso nazionale che fa discutere e riflettere. Quello di Maristella Scarmignan, 56 anni, condannata a due mesi di carcere, con pena commutata in un’ammenda da 4.500 euro.
Siamo a Padova, aprile 2020. Maristella è isolata in casa, di nuovo positiva, dopo un tampone negativo. Verso le due di pomeriggio sente un boato fuori la finestra. Un boato molto forte e con il senno di poi anche molto “caro”. Un motociclista, un uomo di 44 anni, finisce in un fossato, dopo aver sbattuto ad un cartello stradale.
L’umanità, che forse dopo un solo mese di lockdown, conviveva con il popolo aveva spinto Maristella ad uscire di casa: “C’era la moto, ma non il conducente”, ha riportato nelle sue dichiarazioni, “poi l’ho visto a terra, dolorante e in difficoltà. Lo ha aiutato ad alzarsi. Temevo il peggio quindi l’ho soccorso: voleva alzarsi, ma in quelle condizioni sarebbe stato deleterio mettersi in piedi da solo”.
Arrivano poi i soccorsi e i carabinieri. L’uomo è salvo. La donna invece inizia il suo calvario: i militari scoprono che la donna è in quarantena e ha violato le regole anticovid.
Serve una pena esemplare. E ci pensa il Tribunale di Rovigo: 4 mesi di reclusione, ridotti a 2 per il rito alternativo, infine sostituiti con una multa di quattromilacinquecento euro.
Come riporta la stampa nazionale, la donna annuncia il ricorso: “Mi ritrovo la fedina penale sporca per aver aiutato una persona. Dovevo forse lasciarlo ferito in strada?”.
Eh, ma sappiamo bene che l’impeto viruscratico che guida “molti” in Italia in periodo di pandemia non si ferma davanti a nulla: così come quel “delinquente” del marito di un’infermiera di Genova, colpevole di essere andato a riprendere la consorte dopo un estenuante turno in ospedale, visto che lei era senza patente. Multato.
O come quella signora ancora sulla panchina di Testaccio a Roma in attesa che la fila al supermercato si smaltisse: verbale da 280 euro di multa. O l’ex ortopedico nel reggiano, uscito di casa per comprare giornali e mascherine, beccato dagli agenti che non gli hanno creduto: 373 euro.
“E comunque quando mi sono avvicinata all’uomo, avevo la mascherina”, ha dichiarato Maristella.
Nessuno sconto nei tempi di viruscrazia, dove prima di soccorrere qualcuno, che possa riportare ferite gravi o meno, ci si dovrebbe pensare bene. Non so, magari, bisognerebbe farsi un antigenico, aspettare l’esito di 15 minuti e poi nel caso aiutare, in attesa dei soccorsi. O nei peggiori casi delle onoranze funebri.