AVEZZANO – Mi vedo costretto ad intervenire ricevendo continue rimostranze da commercianti e residenti che percepiscono di vivere in regime di “autogestione”. Alcuni, ormai esasperati, rinunciano persino a denunciare. Se non fosse per la videosorveglianza privata, vista la scarsità di uomini e mezzi tecnologici da parte delle forze di polizia e carabinieri , è probabile che ladri e sporcaccioni avrebbero vita ancora più facile.
Cosi tuona il consigliere di minoranza del comune di Avezzano, Alfredo Mascigrande in una nota alla stampa.
Tuttavia tacere sull’argomento, come se il problema non esistesse, è un atto di irresponsabilità’. Un ambiente degradato provoca nella collettività un senso di abbandono, di mancata attenzione da parte delle autorità ed eleva la soglia di indifferenza facilitando, in genere, i comportamenti devianti tra cui quelli criminali.
Ogni amministrazione, o pubblico potere, trae la propria legittimazione anche dalla capacità di rispondere al bisogno di sicurezza e se la risposta non c’è e, contestualmente, permangono i fattori di insicurezza vuol dire che è in crisi la stessa legittimazione. – Continua il consigliere – E’ necessario ripensare la città secondo nuovi schemi: vie e stazioni non sufficientemente illuminate, la tolleranza di comportamenti vandalici o lesivi delle regole sociali consolidate sono già il preludio alla delinquenza abituale.
Se a questo aggiungiamo il rischio dell’imminente chiusura del tribunale con tutte le ulteriori conseguenze che ne deriverebbero in termini di sicurezza è necessario che la riflessione sia importante ed urgente. Ho l’impressione, a volte, che viviamo questa situazione con troppa indifferenza e rassegnazione. Bisogna intervenire, e velocemente, non possiamo permettere che Avezzano scivoli verso il degrado.
Bisogna iniziare a parlarne, – conclude Mascigrande – confrontarsi fra amministratori, e cercare di trovare una soluzione. A che punto siamo con i sistemi di videosorveglianza pubblica? Possiamo dire che Avezzano è una città sicura e all’avanguardia da questo punto di vista o brancoliamo nel buio? E i rifiuti che vengono quotidianamente abbandonati trasformando le periferie in vere e proprie discariche a cielo aperto? Esistono delle fototrappole? Chi deve occuparsene? Magari cominciamo a parlarne invece di fare come gli struzzi mettendo sempre la testa sotto un tappeto magari pieno di polvere. Può essere un inizio di futuro per la nostra Avezzano.