SULMONA – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che destina 300 milioni di euro allo sviluppo dell’industria degli autobus elettrici. Una misura fondamentale per sostituire i mezzi pubblici a gasolio, fonte di grave inquinamento e di danni alla salute, soprattutto nei centri urbani, oltre che di emissioni climalteranti.
L’Abruzzo è tra le regioni che maggiormente potranno attingere a queste risorse economiche: i fondi dovranno essere investiti per almeno il 40% al Sud e nelle isole al fine di colmare il divario socio economico che si è formato nei decenni con altre aree del Paese.
Con le risorse stanziate si potranno realizzare circa 45 progetti di trasformazione industriale per sviluppare la filiera produttiva di autobus completamente elettrici. 250 milioni di euro finanzieranno nuovi progetti mentre 50 milioni saranno destinati a progetti esistenti. Gli interventi industriali e tecnologici dovranno permettere l’avvio della produzione dei nuovi mezzi ecologici e delle loro componenti entro il 30 giugno 2026.
L’obiettivo di questi investimenti, inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è quello di sviluppare una leadership industriale, di ricerca e di sviluppo a livello internazionale nelle principali filiere della mobilità sostenibile: rinnovabili e batterie, idrogeno e bus elettrici. Dunque, si tratta di risorse destinate a finanziare progetti che andranno a creare un benessere stabile e duraturo in una nuova industria capace di unire lavoro, salute e ambiente in una visione ecologica integrale.
Grazie alle risorse ottenute dal Presidente Giuseppe Conte in ambito europeo e a questo Governo che le sta allocando secondo la pianificazione impostata da quello precedente, si sta concretamente realizzando la visione politica del Movimento 5 Stelle per il futuro dell’Italia e dei nostri figli. Una visione dove l’ecologia messa al centro delle scelte politiche ed economiche produce nuove imprese, innovazione, occupazione, prosperità, minore inquinamento, indipendenza energetica e leadership tecnologica.
Sono certa che l’industria di altissima qualità già presente nella nostra regione saprà trarre il massimo beneficio possibile da questi investimenti.