AVEZZANO – Sono 288 i nuovi casi di coronavirus registrati nel territorio marsicano nelle ultime 24 ore considerando anche i risultati dei tamponi antigenici. 82 contagi si riferiscono ai comuni di Avezzano, 25 a Luco dei Marsi, 17 a Balsorano, 14 a Celano, 13 a Civitella, 11 a Carsoli e Ovindoli, 10 a Cerchio e Collelongo, 9 a San Benedetto, Scurcola, Tagliacozzo e Trasacco, 8 a Capistrello, 7 a Civita, 6 a Canistro, Magliano, Pereto, 5 a Lecce dei Marsi, 4 a Castellafiume e Gioia, 2 a Massa, Oricola, Pereto, Pescina e Rocca di Botte. 1 nuovo caso si registra nei comuni di Bisegna, Cappadocia, San Vincenzo, Sante Marie e Villavallelonga.(I dati basati sul report della Asl1 si riferiscono al comune di domicilio dei nuovi contagi).
Dei nuovi positivi, 18 sono stati tracciati con il tampone molecolare, 270 con quelli antigenici.
Mentre la nuova variante Omicron si appresta a far registrare ancora più contagi, la Regione con una nota del direttore della Protezione Civile, Mauro Casinghini, sospende il rifornimento di tamponi ai singoli comuni.
Del resto, non serviva un grande calcolo matematico, per capire che certificati gli antigenici come tamponi di tracciamento, sarebbero stati necessari molti più test. La carenza di tamponi riguarda tutta Italia, così come si preannuncia una carenza di reagenti per gli antigenici. Il Generale Figliuolo intanto lavora sul prezzo delle mascherine FFp2, portandolo a 0,79 cent, ma al momento mancano “le armi per combattere la guerra”.
C’è molta confusione sul prossimo screening regionale che sarà organizzato per le scuole: al 4 gennaio, ancora non si hanno notizie certe, e lo screening dovrebbe essere disposto almeno per l’8. Nel frattempo, sembra che dovrà essere la Asl a fornire i tamponi, mentre i comuni alla fine dovranno reclutare volontari per fare test.
La Regione dovrebbe organizzare la logistica e, come già successo, si è in ritardo. Alcuni comuni anche nel marsicano avevano già previsto degli screening, ma sembra che solo “pochi enti” hanno ancora dei tamponi riforniti dalla protezione civile.
Insomma, dopo due anni di pandemia, è ancora caos in Abruzzo. Si attendono migliori notizie più chiare in serata.