In Aula si discute della Legge di bilancio. Fials tra gli altri, ha presentato due emendamenti ad oggi accettati:
- la possibilità di andare in pensione prima per i lavoratori della sanità che hanno operato in pandemia alla stregua degli ex combattenti (ART. 182. Disposizioni in materia di trattamento accessorio).
- Dal momento in cui la Legge di bilancio prevede un’indennità per i lavoratori del Pronto soccorso con decorrenza da gennaio 2022, anzitutto che quest’ultima venga aumentata: più risorse. In secondo luogo che includa anche il personale centrali operative 118, automedica e autoinfermieristica ingiustamente escluso. La gestione dell’intera emergenza ha gravato su questi professionisti, scordarli è un paradosso (ART. 101. Indennità di pronto soccorso dirigenza medica e personale del comparto sanità).
Quello per cui non occorre aspettare l’approvazione definitiva della Legge, è la certezza che i 76 milioni previsti dalla Legge di bilancio 2022 in discussione al Parlamento, per la nuova Classificazione ed Ordinamento Professionale, per riconoscere aumenti di stipendio e progressioni di carriera sono solo una vergogna: appena 35 centesimi lordi giornalieri da rispedire al mittente.
Parliamo di 10 euro lordi al mese. Uno sputo in faccia a chi ha letteralmente fatto respirare il Paese, che per questo paga a e ha pagato un prezzo altissimo: qualcuno ci ha rimesso la vita, per molti, troppi altri oggi si parla di disturbi post-traumatici con cui convivere è complesso.
Giuseppe Carbone, segretario generale Fials: “Fials lo ricorda, a chi in queste ore sta votando la Legge di bilancio e agli italiani tutti, fin ai figli di quei professionisti che per mesi non li hanno visti: quelli che su Twitter e in tv sono stati definiti eroi valgono gli stipendi più bassi d’Europa, condizioni contrattuali a tratti inaccettabili e, quando non vengono dimenticati del tutto, 10 euro lordi in più al mese. Chi non prova imbarazzo di fronte a questo non conosce vergogna!”.