“Disamina politica sul voto: voti per il presidente in percentuale 46/54 voto consiglieri 39/61 la differenza è di ben 12000 voti ponderati, ossia questi votanti hanno applicato il voto disgiunto, il presidente da una parte e il consigliere dall’altra. Nella sostanziale parità tra i grandi comuni, Avezzano e L’Aquila, ed i piccoli, il problema politico rimane tra i medi ed i medio piccoli, ossia tra quelli sopra a 3000 abitanti e sotto ai 10.000. Togliendo i comuni chiaramente schierati, Tagliacozzo, Castel di Sangro e Pratola Peligna che schieravano i presidenti ed il vicesindaco, l’individuazione dei doppiogiochisti è piuttosto semplice.
Il candidato presidente Giovagnorio parla di comuni che lo avrebbero tradito, addirittura, invece dovrebbe rammaricarsi di quelli che non hanno tradito abbastanza se tanto mi da tanto.” – È questa l’analisi del voto ed il commento di Dino Iacutone consigliere nel comune di Celano, neo eletto in provincia e il più votato tra gli amministratori nella Marsica.
“Se l’intento era quello di esordire con “l’anatra zoppa “ anche in provincia menomale che non è riuscito il giochetto. – continua Iacutone – Partire con l’intento di fare una lista dai chiari connotati territoriali, marsicani, per poi eleggere un solo candidato marsicano con nove voti secchi del suo comune, Avezzano, e collocarlo in terza posizione, con il rischio di farlo rimanere anche fuori, non è certamente una grande mossa politica. Il PD ringrazia commosso.”
Il messaggio è chiaro e diretto con riferimento verso lo sfidante di Angelo Caruso – “Quindi, Sindaco Giovagnorio, lasci stare le polemiche, non le serviranno, semmai è il Presidente Caruso che dovrebbe domandarsi dove sono finiti dodicimila voti ma, conoscendolo, non lo farà, é e sarà troppo impegnato su come lavorare per la nostra Provincia. Conclude Iacutone – Invece io sono stato eletto senza l’appoggio della minoranza del mio comune, nemmeno un voto è arrivato da quelli che vogliono ‘ il bene di Celano ‘, nemmeno disgiunto.”