AVEZZANO – Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello riservate solo agli amministratori comunali. Fino all’ultimo minuto, ieri sera, l’attesa per gli scrutini, una grande battaglia democratica tra partiti e gruppi civici, che ha portato alla rielezione del presidente uscente Angelo Caruso.
Il risultato
Nonostante l’imposizione del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio al centro destra di votare Caruso, il risultato non è stato affatto una sconfitta per il sindaco Giovagnorio, ma una dimostrazione di forza, la forza che dimostra la volontà di almeno quasi un cinquanta percento della politica locale di cambiare rotta. Il 53,7% degli amministratori hanno votato Caruso mentre il rimanente 46,3% Giovagnorio. Una sfida, se vogliamo dirlo, impari per organizzazione e struttura, sia in ordine di tempi che in ordine di grandezza, un candidato supportato dai grandi partiti politici contro un candidato di un gruppo civico che a 20 giorni dalle elezioni è stato in grado di ottenere uno strepitoso 46%.
Caruso ha ottenuto 49.600 voti, pari al 53,7%, contro i 42.681 (46,3%) di Giovagnorio, vincendo in ognuna delle 6 fasce di comuni, che variano in base al numero degli abitanti. In particolare, nei comuni di prima fascia. Nella fascia denominata E, per il comune di Avezzano e L’Aquila, il voto del singolo consigliere valeva 614 punti . L’Aquila e Avezzano, dove era favorito Giovagnorio, hanno votato 57 consiglieri su 58 aventi diritto, 34 dell’Aquila e 24 di Avezzano, e ha avuto la meglio Caruso con 29 voti contro i 28 dell’avversario.
Non possiamo esimerci, e non ce ne vogliano d’altronde è il nostro lavoro, dall’evidenziare che ancora una volta gli amministratori marsicani si sono spaccati nel voto, hanno preferito un tacito accordo con il partito, agli interessi del territorio e alla rotazione del presidente. Anche nella stessa maggioranza e minoranza nel comune di Avezzano ci sono stati i così detti “traditori di voto per il territorio”. I voti mancanti per la vittoria di Giovagnorio, o meglio quelli che erano stati conteggiati con parere favorevole dei votanti, sono stati presumibilmente 3 a Sulmona, 1 a Celano, 2 ad Avezzano* e 5 a L’Aquila. (*Avezzano oltre a Fracassi, Simonelli, Taddei e Genovesi, che si erano palesati per il voto a Caruso.)
Nella fascia D, che comprende Sulmona e Celano, ogni voto valeva 357 preferenze, Caruso ha predominato con 19 voti contro i 13 di Giovagnorio. Nella fascia C, rappresentata anche dai comuni dei rispettivi candidati Castel di Sangro e Tagliacozzo, Caruso ha ottenuto 48 a 42 preferenze con il singolo voto che valeva 165 punti. Anche nella fascia B, che comprende 8 Comuni e un voto valeva 100 il presidente uscente ha ottenuto più voti, 55 a 42 preferenze. Infine, nella fascia degli 89 comuni rimanenti più piccoli, dove il voto valeva 30, Caruso ha vinto 416 contro 355 di Giovagnorio.
I commenti
Giovanni Di Pangrazio, leader politico del gruppo civico Abruzzo al centro
E’ stata una competizione corretta ed entusiasmante, abbiamo scelto un candidato civico, Vincenzo Giovagnorio, che ha raggiunto circa il 47% dei voti. .
La differenza è stata quindi di pochi punti in percentuale contro il presidente Caruso che oltre ad avere tanto di suo è stato appoggiato dai partiti che governano regione e provincia. La votazione ha riguardato sindaci e consiglieri comunali: se fosse stata una elezione popolare le cose sarebbero finite diversamente. Un grande plauso va fatto al candidato Giovagnorio che ha dimostrato coraggio, determinazione e grande impegno per la comunità tutta: un ringraziamento agli alleati che hanno lavorato con lealtà e voglia di rinnovamento.
Senza qualche tradimento degli ultimi minuti staremmo parlando di un’altra storia. Un fraterno abbraccio alla squadra di ‘Abruzzo al centro’, che ha condotto queste elezioni provinciali sin dall’inizio in prima linea affermandosi come forza politica di tutto rispetto nel panorama provinciale. Un riconoscimento sentito alla grande generosità dimostrata dai consiglieri comunali di Avezzano nell’aiutare anche gli altri candidati.
Tanti auguri di buon lavoro al presidente Caruso, a tutti i consiglieri eletti e uno speciale al nostro consigliere provinciale Carmine Silvagni del comune di Avezzano.
Enzo Di Natale, sindaco di Aielli
La Marsica aveva la grande occasione di eleggere un presidente di provincia, in una congiuntura storica, quella della gestione dei miliardi di euro del PNRR. E niente, non l’hanno votato. Nel nostro territorio hanno preferito altro.È il patriottismo. Quello al contrario, quello del partito contro il territorio.Destinati alla marginalità, ma con consapevolezza. Vuoi mettere…
Benedetta Fasciani, coordinatrice Marsicana Fratelli d’Italia
Eccellente risultato per il candidato appoggiato da Fratelli d’Italia Dino Iacutone, primo eletto nella lista di centro destra di Angelo Caruso.
Sono certa che rappresenterà al meglio il nostro territorio marsicano.
Guido Liris, assessore regionale al Bilancio di Fratelli d’Italia
“La conferma di Angelo Caruso a presidente della Provincia dell’Aquila conferma la solidità della coalizione di centrodestra e l’inaffidabilità di un’alleanza tra il centrosinistra e le realtà cosiddette civiche”.
“È vero che si tratta di elezioni di secondo livello, ma per questo di significato se vogliamo ancor più importante dal punto di vista instrinsecamente politico”, rileva Liris, “considerando che dimostra come la coalizione dei partiti di centrodestra sia più credibile e affidabile di altre compagini, rivelandosi interlocutore privilegiato per decine di amministratori locali”.
“Al presidente Caruso rivolgo i migliori auguri di buona prosecuzione del lavoro intrapreso” aggiunge l’assessore, “a beneficio dell’intera provincia”.
“Difesa delle aree interne, conservazione e tutela delle identità, delle diversità e delle autenticità dell’entroterra abruzzese, questo auspico che persegua la nuova, confermata amministrazione provinciale a trazione Fratelli d’Italia facendosi portabandiera delle esigenze dei piccoli comuni e delle aree fragili e marginali”.
Sandro Stirpe, coordinatore Abruzzo al centro
Tutto quello che è stato fatto, poco o tanto che sia, è stato fatto con il cuore.
Questo è un grande punto di partenza su cui fondano tutte le nostre convinzioni, frutto di grande partecipazione e di coesione che in un momento così difficile che riesce anche a fare sintesi.
La convinzione non ci manca, così come il coraggio di saper affrontare sfide importanti senza se e senza ma.Oggi è nato un gruppo straordinario che, grazie a Gianni Di Pangrazio, avvierà una nuova stagione politica da veri protagonisti. Grazie a Vincenzo Giovagnorio che ha accettato la sfida con onore e con profondo rispetto, facendosi portavoce di un territorio che oggi, grazie a lui, ha ripreso il proprio cammino a testa alta.
Settimio Santilli, sindaco di Celano
Non è stata una sfida elettorale territoriale, come qualcuno ha voluto far intendere per giustificare la sconfitta, bensì una sfida elettorale politica a tutti gli effetti, dal momento in cui in campagna elettorale sui candidati sono state messe le bandierine dei partiti e quindi ognuno legittimamente e giustamente ha fatto le sue scelte.In un contesto storico irripetibile di fondi PNRR dall’Europa, non si possono ancora esprimere concetti stantii e retrodatati di marsicanità contro aquilanità, senza alcuna visione e lungimiranza politica.Sono concetti che ci isolano ulteriormente, piuttosto che aprire le nostre vedute per esprimere al meglio le nostre potenzialità. Il nostro consigliere comunale Dino Iacutone è stato il primo degli eletti e il più votato in Provincia dell’Aquila. I più vivi complimenti a lui e alla sua famiglia.È la vittoria del centro destra dai toni pacati, moderati ed educati, predisposto al sano confronto e al dialogo, ed in questo senso un doveroso grazie va al movimento politico di “Cambiamo – Coraggio Italia” nelle persone del Senatore Gaetano Quagliariello, Luigi Ciaccia e Daniele D’angelo ed al partito di Fratelli D’Italia nella persona della coordinatrice Benedetta Fasciani.È la vittoria del Presidente Caruso, persona per bene e dall’alto spessore politico, competente e capace, che sarà chiamato a dare risposte per tutta la provincia dell’Aquila per quello che è nella sua competenza, insieme ai suoi consiglieri eletti, senza alcuna distinzione territoriale e di appartenenza, ma anche senza alcuno sconto.In qualsiasi competizione si vince e si perde, sempre con onore e rispetto reciproci, e quindi un fraterno e sincero abbraccio lo rivolgo al mio caro amico Vincenzo Giovagnorio che sarebbe stato ugualmente un degnissimo Presidente della Provincia.
Un secondo posto, su 8 candidati, frutto di un grande lavoro di squadra e di tanta stima raccolta tra i numerosi comuni aquilani. In un’elezione di secondo livello, che non dà la possibilità ai cittadini di esprimersi, basata sul voto ponderato, che favorisce di gran lunga i candidati dei grandi comuni, quello raggiunto è un risultato davvero straordinario.
Attendiamo ora l’imminente riforma della legge regolante le province, con la quale dovrebbero reinserire gli Assessorati provinciali, perché se così fosse, potrei rientrare in consiglio in surroga.Questa però è una partita che dipende dai tavoli della politica che conta.In attesa di questo, sento di ringraziare dal profondo del cuore i tantissimi amministratori per il grande supporto che mi hanno dato.Al Presidente rieletto Angelo Caruso ed a tutti i consiglieri provinciali eletti mando i miei migliori auguri.
È stata una bella fatica, mi sono sempre affidato alla strada maestra e non mi sbaglio mai, ribadisco che è stato premiato il grande lavoro svolto, è stato premiato soprattutto il modello di proposta politica, quella chiara e limpida, raccogliendo la fiducia degli amministratori di quello che ho promesso e che farò.
Un sconfitta che non lascia l’amaro in bocca, perché abbiamo dimostrato che volere è potere, portando a casa un risultato straordinario. Attribuisco questa mancata opportunità, di far tornare la Marsica partecipe della politica provinciale, agli amministratori che hanno peccato di coerenza nel voto ed ai sindaci che hanno scelto i partiti e gli interessi personali, i quali poi sappiamo tutti che non avranno mai seguito. Io sarò sempre dalla parte dei cittadini, come avvenne l’anno scorso nell’ondata pandemica, mettendomi dalla parte dei più deboli nella battaglia sanitaria. Alcuni amministratori marsicani hanno preferito chi ha messo un tendone quando c’erano i morti fuori l’ospedale a chi lottava per i diritti dei cittadini del territorio.
Pierluigi Biondi, Sindaco de L’Aquila
L’esito delle elezioni provinciali confermano un centrodestra compatto e radicato sul territorio, ma soprattutto batte un civismo di convenienza che sposta gli animi da destra a sinistra a seconda delle opportunità. Ha vinto la politica che non accetta il campanilismo territoriale di una marsicanità tirata in ballo solo per convenienza elettorale. Un elezione dei consiglieri, bilanciata e inclusiva, per tutto il territorio provinciale e lo dimostra l’elezione di due consiglieri per zona. I risultati di questa elezione li vedremo nei mesi successivi, hanno delineato il futuro delle prossime elezioni a L’Aquila e quello delle prossime Regionali. La strada è quella giusta.
Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo
Sono molto soddisfatto dell’esito delle elezioni provinciali in Abruzzo che confermano la forza e il radicamento del centrodestra sul territorio. A L’Aquila si conferma Angelo Caruso con un risultato che non solo dimostra che non c’è stata alcuna defezione all’interno del centrodestra, in virtù di un anacronistico è superato richiamo campanilistico, ma conferma che Caruso ha raccolto consensi anche dai banchi della maggioranza ad Avezzano e Sulmona.