Il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, ex amministratore-direttore del Cam, dovrà restituire per adesso trecentomila euro percepite, tra il 2012 e il 2017, dal Consorzio acquedottistico marsicano (Cam).
Lo ha deciso la Corte d’Appello dell’Aquila a cui il sindaco aveva fatto ricorso dopo la decisione del Tribunale civile di Avezzano che lo aveva condannato a restituire una somma di circa 600mila euro in quanto indebitamente percepita mentre era alla guida dell’ente. Tedeschi aveva chiesto la sospensiva del provvedimento in attesa della conclusione del giudizio, ma i giudici della Corte hanno accolto solo in parte il ricorso e hanno intimato il pagamento del 50% della somma richiesta e cioè 300mila euro.
L’ex direttore del Cam ha chiesto al giudice del Tribunale di Avezzano il riconoscimento dell’attività svolta come direttore nel Consorzio e il relativo pagamento che dovrebbe ammontare a circa 600mila euro.
Ma Tedeschi non la pensa allo stesso modo, affermando che ha percepito le somme deliberate dall’assemblea dei soci per funzione operative ricoperte come direttore nel rispetto della legge.
Secondo i giudici del Tribunale civile, invece, il sindaco di Cerchio non poteva percepire le indennità del
Cam in quanto già destinatario dei compensi da amministratore del Comune, ente socio del Cam.
Sulla vicenda si era già pronunciata nel 2017 la Corte dei conti, che aveva disposto la condanna al risarcimento di 20.244 euro al Cam, oltre alla rivalutazione e agli interessi legali. La prima sezione giurisdizionale abruzzese
aveva condannato il primo cittadino di Cerchio per un danno erariale. Secondo l’accusa, la legge 296 del 2006 prevede che “l’assunzione, da parte dell’amministratore di un Ente locale, della carica di componente degli organi di amministrazione di società di capitali partecipate dallo stesso ente, non dà titolo alla corresponsione di alcun emolumento”. Dopo la sentenza della Corte dei Conti, il Cam aveva avviato le procedure di recupero di un’altra parte di indennità pari a 600mila euro.
Infatti, il Pm aveva commisurato il danno soltanto sulle somme maturate dopo il parere negativo della Regione Abruzzo. . Il tribunale civile ha invece fatto un’altra valutazione condannandolo alla restituzione di 600mila euro.
Tedeschi ribadisce invece che oltre a non essere lui il sindaco di Cerchio tra il 2007 ed il 2011, e non percepiva alcuna indennità, dopo 12 anni deve ancora rispondere di cose che hanno avuto l’approvazione degli organi societari nel rispetto della legge e chiederà per questa ragione il risarcimento delle somme deliberate oggi in
parte richieste, per le attività legittimamente stabilite come la legge richiedeva, sperando che si possa arrivare alla fine di queste vicende che tornano a galla a tempo scandito.