“Purtroppo già dallo scorso mese di luglio avevamo capito, e segnalato, le difficoltà in cui versavano i bilanci della sanità abruzzese e delle quattro Asl regionali, ma ieri il tavolo ministeriale di monitoraggio sulla sanità ha certificato il debito monstre di 130 milioni di euro bocciando, senza appello, la gestione di Marsilio e della sua maggioranza” sottolinea il Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani.
“Difficoltà che, solo in parte, sono giustificabili con la crisi causata dalla pandemia come invece hanno cercato di far passare, goffamente, l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì e i Direttori Generali delle Asl che, in maniera quasi grottesca, hanno addirittura provato a far passare il messaggio che se non fosse stato per la pandemia i bilanci sarebbe stati perfino positivi”.
“Così, mentre nella passata legislatura si è lavorato duramente, chiedendo molti sacrifici agli abruzzesi, per uscire dal commissariamento, consapevoli che la strada per rendere definitivo il nuovo corso della sanità abruzzese fosse ancora lunga, l’attuale maggioranza ha dilapidato in nemmeno tre anni quanti di buono è stato fatto” conclude Mariani.
“Tre anni di “non scelte” della Giunta Marsilio stanno vanificando dieci anni di sacrifici dei cittadini abruzzesi, riportando la sanità verso un nuovo scenario di commissariamento che imporrà probabilmente scelte difficili da comprendere e accettare per la cittadinanza: questa volta ci ricorderemo dei volti dei veri responsabili e non ci saranno scuse a fare da paravento alla loro irresponsabilità”.