Nonostante la Provincia abbia annunciato la riconsegna della storica sede sita in Via Leonardo Da Vinci, invitando tutto il consiglio d’istituto all’inaugurazione odierna, tuttavia le condizioni dello stabile non sembrano tali da garantire un’effettiva e completa riconsegna, la situazione all’interno, infatti, risulta molto complessa.
Ma per gli studenti – che non esitano a bollare la cerimonia odierna come “inaugurazione fake” – ci sono ancora incertezze sulle sede. Come riportato dal “il Capoluogo“, sono proprio due di loro in rappresentanza del corpo studentesco, a definire l’innaugurazione “fake”, finalizzata a non riconsegnare alla città e al mondo-scuola una struttura adeguata e completa, riacquisendo una credibilità ormai persa da troppi anni ma, come è facilmente intuibile, architettata in vista delle elezioni comunali e provinciali previste per il 18 del mese corrente. L’ambizione e l’avidità di potere,“ambitio” et “avaritia”, per usare le parole dello storiografo Sallustio nell’Antica Roma, sono di nuovo al centro della politica attuale, a segnalare uno scarso interesse verso il bene collettivo.
Infatti le aule che verranno restituite al Cotugno sono solo 16, ovvero dell’intero edificio solo una minima parte è immediatamente fruibile. Questo significa che meno di un terzo degli studenti avrebbe la possibilità di rientrare nella sede. Tutta la comunità studentesca e docente è di nuovo amareggiata e delusa a causa di promesse non mantenute e di sogni infranti.
Da troppo tempo il Cotugno è noto per il famoso spezzatino, costretto addirittura nel 2017 a turni pomeridiani e a condividere strutture con scuole medie. L’unico liceo costretto ancora a fare lezione nei MUSP (lo ricordiamo, moduli ad uso scolastico provvisorio, non definitivo) dopo il sisma del 2009. Dunque ringraziamo la Provincia e le istituzioni per aver terminato i lavori di miglioramento antisismico ed efficientamento energetico, garantendoci il primato per la scuola più sicura, ma, bisogna ricordare, l’intera struttura non è ancora pronta ad accogliere gli studenti, poiché sono necessari altri interventi prima che la scuola sia utilizzabile a tutti gli effetti.
Pertanto la situazione attuale non permette ancora di definire la questione Cotugno risolta e far credere all’opinione pubblica che lo sia, provoca solo ulteriori malumori e disagi ad una comunità che da troppi anni verte in una situazione di totale amarezza.