Spazio alle colonnine elettriche nei parcheggi strategici della città: 2 nel parcheggio esterno all’ospedale; in centro nel parcheggio piazza Corbi; nel parcheggio del nuovo Municipio; nel parcheggio degli uffici della Asl in via XX Settembre; nella zona sud della pineta lato prospiciente la polizia locale; 1 nel parcheggio della stazione ferroviaria. La giunta ha approvato il piano di localizzazione dei dispositivi per la ricarica e affidato al dirigente di settore il compito di individuare, tramite avviso pubblico, un’azienda interessata a installare le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Si parte con le prime undici colonnine in città con l’impegno di individuare altri luoghi in centro o periferia in base alle necessità.
La partita nel segno dello sviluppo della mobilità sostenibile messa in agenda dall’amministrazione Di Pangrazio, capofila del progetto “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro e casa-scuola” in partnership con le città di L’Aquila, Sulmona, Celano e Pratola Peligna- cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente, però, non è limitata alle sole colonnine di ricarica. L’esecutivo, infatti, ha aperto le porte anche agli incentivi per l’acquisto delle bici elettriche (8.788,11 euro) e i buoni mobilità (13.078,26). La partecipazione ai bandi sarà aperta a tutti i cittadini residenti fatta esclusione per dipendenti, amministratori comunali, loro affini e parenti fino al 4° grado, per evitare qualsiasi forma di privilegio derivante dalla conoscenza degli atti e procedure inerenti la predisposizione e pubblicazione degli avvisi.
“In cima alla lista degli obiettivi dell’amministrazione Di Pangrazio”, afferma l’assessore all’ambiente, Roberto Verdecchia, “c’è la tutela dell’ambiente e la vivibilità degli spazi pubblici, utilizzando anche le tecnologie innovative nel campo della mobilità sostenibile”. L’obiettivo del progetto delle cinque città della Provincia dell’Aquila, per un investimento globale di 500mila euro, è mirato ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai veicoli privati; favorire la mobilità ciclistica e pedonale; migliorare il trasporto pubblico locale; promuovere l’uso condiviso e multiplo dell’automobile; disincentivare le soste degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici e delle sedi di lavoro; formare gli enti (scuole guida, comuni, imprese) a politiche di mobility management, guida sicura e bassa emissione di inquinanti.