mRNA sta per acido ribonucleico messaggero. L’organismo umano lo produce naturalmente per sintetizzare proteine d’importanza vitale.
Il vaccino a mRNA fornisce all’organismo informazioni sul coronavirus permettendogli così di produrre proteine virali, che vengono poi riconosciute come estranee e inducono una reazione immunitaria. L’organismo si prepara in questo modo a combattere il virus. Al primo contatto con esso, la risposta immunitaria dell’organismo si attiva più velocemente, rendendo subito il virus innocuo e impedendo l’insorgere della malattia.
Sebbene la tecnologia dei vaccini a mRNA non sia ancora ampiamente diffusa, la ricerca in questo campo è ormai in corso da una decina di anni a livello mondiale. Inoltre altri vaccini a mRNA sono già stati testati nell’ambito di studi.
I vaccini dei fabbricanti Moderna e Pfizer/BioNTech sono vaccini a mRNA.
L’mRNA somministrato con la vaccinazione non può penetrare nel nucleo cellulare e da qui innestarsi nel patrimonio genetico umano (DNA/geni).