743 firme per il “restauro” della statua di Vito Taccone: i promotori della petizione sono stati accolti dal presidente della commissione sport e cultura, Nello Simonelli, in Municipio, dove hanno spiegato le ragioni della loro iniziativa mirata a rendere onore al “Camoscio d’Abruzzo”. Intento comune con l’amministrazione che, proprio in onore dell’indimenticato campionissimo avezzanese, ha avviato la riqualificazione del velodromo (i lavori sono in corso) nell’area della pineta, intitolato proprio a Taccone. Simonelli, comunque, al termine dell’incontro utile e costruttivo, con la delegazione composta da Nazzareno di Matteo, Eleonora Morelli, Flaviano Fiasca, Franco Casimirri e Bruno Morelli autore dell’opera rubata nel 2014, ha confermato la volontà di portare la questione in Commissione per arrivare alla scelta finale.
“Il restauro della statua di Taccone, l’opera “modellata” in posizione di massimo sforzo in salita per cui fu installata sul valico del Monte Salviano”, ricorda Simonelli, “per il quale, tra l’altro, l’assessore al bilancio, Guido Liris, si è impegnato al finanziamento, che attendiamo, è una volontà comune. Ciò che va stabilito è il posizionamento finale”. L’idea dell’amministrazione è quella di puntare sul velodromo messo a nuovo, un po’ come si è fatto a Napoli dove la statua di Maradona è stata piazzata nell’area dello stadio di calcio, oppure riposizionarla al valico dov’è in programma l’installazione della videosorveglianza, mentre la delegazione preferirebbe piazza Cavour.
“Ci siamo confrontati con spirito costruttivo”, aggiunge Simonelli, “ma soprattutto lontano anni luce dalle piccole strumentalizzazioni che ogni tanto compaiono anche in tali circostanze. Escluse ipotesi fantasiose, come quella di mandare in esilio un padre della Patria come Camillo Benso conte di Cavour, dall’omonima piazza, credo si possa parlare di un utile momento di verifica delle ragioni portate all’attenzione dell’amministrazione”.
Porte aperte al confronto, quindi, no alle strumentalizzazione politica. In quest’ottica, Simonelli porterà le istanze della commissione comprese quelle della scultrice Eleonora Morelli e dei componenti del comitato mirate a posizionare la statua in piazza Cavour per ricordare il Camoscio d’Abruzzo in città come eroe della strada ché parli a tutti e non solo agli sportivi. Dopo questo passaggio la palla (o la borraccia per restare nella metafora ciclistica) passa alla commissione con l’intento di individuare la strada migliore per rendere onore a un atleta che, proprio sulla strada, è diventato un simbolo.