La spesa dei fondi europei 2014-2020 in Abruzzo compie un notevole balzo in avanti e si attesta, rispetto alla spesa certificata nel 2020 sul + 18,19 per cento sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sul + 25,64 sul Fondo sociale europeo (FSE). In particolare, sul Fesr si è passati dalla certificazione dello scorso anno del 28,31 per cento al 46,50 per cento (pari a euro 50.464.362,00) e sull’Fse dal 28,16 per cento al 58,80 per cento (pari a euro 35.501.417,61).
Da sottolineare che si tratta di spesa certificata al 31 ottobre scorso: l’incremento descritto riguarda quindi solo 10 mesi e non l’anno solare intero. Alla scadenza del 31/12 è quindi lecito attendersi un ulteriore, robusto incremento, dato che di solito una parte importante della spesa giunge alla conclusione del processo di certificazione nelle ultime settimane dell’anno.
“Manteniamo fede agli impegni presi con l’Unione europea e con gli abruzzesi di aumentare la nostra capacita di spesa e, gradualmente, cerchiamo di sfilare all’Abruzzo la maglia nera”, ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio. Maglia nera che l’Abruzzo si stava mettendo sulle spalle a causa di una programmazione sbagliata e inadeguata, e di una ancor peggiore gestione amministrativa e politica, dei Programmi Operativi Regionali compiuta dalla precedente Giunta di centrosinistra.
“Già nella prima scadenza al 31.12.19 la Commissione Europea registrò con pubblici elogi una prima, significativa accelerazione della capacità di spesa ottenuta in pochi mesi di lavoro. Poi, purtroppo, nel 2020 è scoppiata la pandemia e i POR si sono quasi del tutto bloccati, in attesa di utilizzare le risorse per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica.
Ora si torna a spendere e certificare gli avanzamenti, e l’Abruzzo mostra una grande capacità di ripresa: se a fine 2020 la nostra si classificava ultima tra le Regioni per il Fondo Sociale Europeo e penultima per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, oggi (come mostra la tabella allegata) l’Abruzzo si mette dietro tre Regioni per il FESR e ben sei per il FSE. Ringrazio tutta la squadra della Regione che sta lavorando duramente per dimostrarsi all’altezza dei bisogni del territorio”.