Arriva l’avviso pubblico per sostenere spese e investimenti (50%) di piccole imprese, liberi professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali danneggiati dall’emergenza sanitaria: per favorire la ripartenza del settore produttivo l’amministrazione Di Pangrazio ha dato mandato al dirigente del Suap di aprire la porta alle richieste e messo sul piatto un plafond di 250 mila euro attinto dal fondone Covid (che potrebbe essere aumentato se occorre), in aggiunta ad altre misure di sostegno alle imprese per un importo globale di 350 mila. Le misure dell’amministrazione prevedono contributi fino a un massimo di 1.500 euro per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti; ristrutturazioni aziendali; innovazioni tecnologiche per la digitalizzazione; vendita a distanza e smart working. Ma c’è spazio anche per i nuovi prodotti da immettere nel mercato.
“L’amministrazione comunale conscia delle difficoltà di piccole imprese, liberi professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali”, affermano i consiglieri di maggioranza, Lucio Mercogliano e Carmine Silvagni, “ha messo in agenda questa nuova iniziativa di sostegno al mondo produttivo per stimolare la ripresa. E’ una boccata d’ossigeno per tante attività. La prossima settimana gli uffici pubblicheranno l’avviso pubblico per raccogliere le richieste di contributi”. Il piano di aiuti verso imprese, professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali, è stato approvato all’unanimità in consiglio comunale, dove la maggioranza ha accolto un emendamento del consigliere di minoranza, Mario Babbo.
“Quando le iniziative sono buone come questa”, sostiene Babbo, “che va nella direzione giusta e rappresenta una salutare boccata d’ossigeno per il mondo produttivo, vanno sostenute dall’intero consiglio comunale”. Avanti tutta, quindi, con l’avviso per gli aiuti alle imprese: la giunta, infatti, ha approvato gli schemi dell’avviso pubblico e d’istanza per l’adozione di ulteriori misure di sostegno alle attività sociali e produttive della Città e di promozione del tessuto socio–economico locale. Insomma, la partita dei contributi al mondo produttivo non si chiude qui. Nel frattempo il Comune apre le porte al tesoretto, dove farà fede l’ordine di arrivo delle richieste di contributo, ma non per tutti: sono escluse dai benefici in primis le medie e grandi strutture di vendita e le attività di carattere industriale.